Quando La Madre Impedisce Al Padre Di Vedere Il Figlio: Cosa Dice La Legge?
Luca e Marta, una coppia separata, hanno un figlio di otto anni, Giacomo. Dopo la separazione, il giudice stabilisce un calendario per le visite tra Giacomo e il padre, ma Marta decide di ostacolare gli incontri, pensando che Luca non sia un buon esempio per il figlio.
Questo comportamento non è infrequente nella realtà e può avere gravi conseguenze legali per Marta.
Vediamo insieme cosa prevede la legge quando un genitore ostacola il diritto di visita dell’altro e quali sono le sanzioni per chi impedisce il rapporto tra padre e figlio.
Per maggiori informazioni sull’argomento dell’affidamento in genere, consigliamo il seguente articolo: Come Vengono Assegnati i Figli in Caso di Separazione?
Responsabilità Del Genitore Collocatario
Quando il genitore collocatario non rispetta il provvedimento del giudice riguardo al diritto di visita del padre o dell’altro genitore, si incorre in diverse conseguenze.
La legge italiana prevede sanzioni per proteggere i diritti dei minori, che hanno diritto a un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. È importante considerare che, secondo la giurisprudenza, un genitore che usa il figlio come “strumento” per rivalità con l’ex partner causa danni gravi alla stabilità emotiva e psicologica del minore.
Sanzioni E Conseguenze Per Chi Viola Il Diritto Di Visita
Le conseguenze per chi viola il diritto di visita dell’altro genitore possono essere severe e comprendono:
- Perdita della collocazione del figlio: Il giudice può decidere di trasferire il minore alla residenza dell’altro genitore, ma solo in casi gravi, valutando attentamente la situazione e il benessere del minore.
- Perdita dell’affidamento: Nei casi più estremi, il genitore che ostacola le visite può perdere non solo la collocazione, ma anche l’affidamento. Questo significa che l’altro genitore avrà pieno potere decisionale sulle questioni importanti per il figlio, come educazione e salute.
- Multa amministrativa: La legge prevede una sanzione economica, che può arrivare sino a diverse migliaia di euro, proporzionata alla gravità della violazione. Questa somma va allo Stato, non al genitore danneggiato.
- Risarcimento del danno: Oltre alla multa, il genitore che impedisce le visite può essere condannato a risarcire il danno arrecato sia al minore, per la perdita del diritto alla bigenitorialità, sia all’altro genitore.
- Responsabilità penale: come spiegato nel capitolo successivo in alcuni casi può configurarsi un reato.
È opportuno sottolineare che il giudice dovrà valutare con attenzione tali tipologia di provvedimenti e soprattutto valutare la volontà del minore, che potrebbe comunque non comprendere la gravità del fatto e reagire negativamente all’imposizione di andare a vivere con l’altro genitore.
Nella pratica la perdita del collocamento del figlio è una misura che deve essere ben ponderata affinché non danneggi indirettamente la prole.
Conseguenze Penali: Il Reato Di Sottrazione Di Minore
Un’ulteriore conseguenza per il genitore che impedisce all’altro di vedere il figlio è la responsabilità penale per sottrazione di minori. Questo reato si configura quando un genitore trattiene il figlio contro la volontà dell’altro, anche per un periodo breve, come due settimane.
In primo luogo si potrebbe configurare la violazione dell’art. 388 comma 2 codice penale, stante la mancata esecuzione dolosa del provvedimento del Giudice da parte del genitore che pone in essere atti per impedire l’esecuzione.
Inoltre è configurabile anche un ulteriore fattispecie penale. Difatti, il genitore che ostacola l’altro rischia da uno a tre anni di carcere, stante l’applicazione dell’art. 574 del codice penale, che stabilisce:
Chiunque sottrae un minore degli anni quattordici, o un infermo di mente, al genitore esercente la responsabilità genitoriale, al tutore, o al curatore, o a chi ne abbia la vigilanza o la custodia, ovvero lo ritiene contro la volontà dei medesimi, è punito, a querela del genitore esercente la responsabilità genitoriale, del tutore o del curatore, con la reclusione da uno a tre anni.
Alla stessa pena soggiace, a querela delle stesse persone, chi sottrae o ritiene un minore che abbia compiuto gli anni quattordici, senza il consenso di esso, per fine diverso da quello di libidine o di matrimonio.
Affinché si configura la fattispecie è necessario che sussista il dolo generico, ossia la volontà del genitore di sottrarre o trattenere un minore, con la consapevolezza di agire senza il consenso o contro la volontà dell’altro genitore, e, nel caso di cui al secondo comma, anche senza il consenso del minore che abbia compiuto quattordici anni.
La Cassazione ha stabilito che questo reato si configura anche quando il genitore trattiene il minore impedendo all’altro di esercitare i propri diritti, compromettendo così la stabilità del minore.
Le Posizioni Della Cassazione Sulla Sottrazione Di Minore
Secondo la giurisprudenza della Cassazione, il reato di sottrazione di minore si verifica anche se un genitore trattiene il figlio contro la volontà di chi ha la responsabilità genitoriale o la tutela.
Questo reato scatta quando la condotta del genitore crea una situazione in cui l’altro è impossibilitato a partecipare alla vita del figlio, ad esempio decidendo sull’educazione o la salute.
La Cassazione ha chiarito che il comportamento di un genitore che esclude l’altro genitore dalla vita del figlio può comportare gravi ripercussioni legali, con il rischio di perdere l’affidamento e la responsabilità genitoriale.
Riepilogo Delle Conseguenze Per Chi Ostacola Il Diritto Di Visita
In sintesi, ecco cosa rischia il genitore che impedisce al padre di vedere il figlio:
- Perdita della collocazione e dell’affidamento del figlio, nei casi più gravi.
- Multa amministrativa fino a 5.000 euro, versata allo Stato.
- Risarcimento del danno per la perdita del diritto alla bigenitorialità.
- Condanna penale per sottrazione di minore, con una possibile pena da uno a tre anni di reclusione.
La legge italiana tutela i minori e il loro diritto a un rapporto con entrambi i genitori, nonostante le tensioni che possano nascere tra gli ex partner. Per questo è fondamentale rispettare le disposizioni giudiziarie e mettere sempre al primo posto il benessere dei figli.