Immaginiamo il caso di Mario e Anna, una coppia sposata da più di dieci anni con due figli piccoli. Nonostante gli sforzi per salvare il loro matrimonio, Mario e Anna decidono di separarsi. Insieme, hanno accumulato un patrimonio significativo, compresi conti bancari, un immobile e vari investimenti.
Con la separazione, Mario teme di subire una perdita economica rilevante, mentre Anna, che ha lasciato il lavoro per occuparsi dei figli, è preoccupata per la stabilità finanziaria.
Questa situazione riflette le preoccupazioni di molte coppie italiane che si trovano ad affrontare la divisione dei beni e dei soldi in caso di separazione.
Se volete approfondire il tema della divisione dei beni vi segnaliamo anche questo articolo: Come si dividono i beni in caso di separazione?.
La Normativa di Base sulla Divisione dei Soldi nella Separazione
La divisione dei beni in caso di separazione dipende, in primo luogo, dal regime patrimoniale scelto dai coniugi al momento del matrimonio. In Italia, le coppie possono optare per:
- Comunione dei beni: dove tutti i beni acquistati durante il matrimonio sono considerati di proprietà comune.
- Separazione dei beni: dove ogni coniuge mantiene la proprietà esclusiva dei beni acquistati singolarmente.
Secondo l’Articolo 177 del Codice Civile, in regime di comunione dei beni, tutti i beni mobili e immobili acquistati durante il matrimonio fanno parte del patrimonio comune e, in caso di separazione, devono essere divisi in parti uguali tra i coniugi. La comunione dei beni include anche eventuali somme accumulate su conti correnti congiunti, risparmi e altre forme di investimenti.
Tuttavia, vi sono alcune eccezioni: sono esclusi dalla comunione i beni ricevuti per donazione o successione, nonché i beni personali, come abbigliamento e beni necessari per il lavoro.
Sono inoltre esclusi dalla comunione tutti i beni acquisiti prima del matrimonio. Abbiamo affrontato nel dettaglio tale argomento nell’articolo: Quali Beni non Rientrano nella Comunione dei Beni.
La Divisione del Patrimonio Familiare
Pertanto, in caso di separazione, il patrimonio familiare viene diviso secondo le regole del regime patrimoniale scelto.
Diverse sono le considerazioni nel caso di comunione o di separazione dei beni. Vediamo quali sono.
Come Si Dividono i Soldi in Caso di Separazione dei Beni?
Se la coppia ha scelto il regime della separazione dei beni, ogni coniuge rimane proprietario dei propri risparmi e del denaro sui propri conti bancari. Non vi è alcun obbligo di dividere i saldi bancari con l’altro coniuge.
Divisione dei Soldi in Caso di Comunione dei Beni
Per comprendere meglio la divisione dei beni in caso di separazione, è necessario richiamare l’articolo 177 del Codice Civile. Per quanto ci interessa l’articolo predetto stabilisce che rientrano nella comunione:
- Gli acquisti effettuati dai coniugi durante il matrimonio, sia insieme che separatamente.
- I proventi derivanti dall’attività lavorativa di ciascun coniuge, purché non siano stati spesi prima della separazione.
In sostanza, alla data della separazione, il denaro ancora presente sui conti correnti viene diviso in parti uguali, indipendentemente dall’intestatario del conto o dal fatto che sia un conto cointestato.
Trattasi però di un esempio di comunione de residuo, che interviene solo una volta che i coniugi hanno sciolto la comunione.
Ne consegue una considerazione importante: si dividerà solo il denaro che il coniuge non ha speso prima.
È bene specificare che questa regola non vale per tutti i beni: oggetti personali come abbigliamento e accessori o strumenti di lavoro non rientrano comunque nella comunione e restano di proprietà esclusiva.
Riassumendo possiamo dire che, anche se in comunione dei beni, il coniuge può disporre dei propri redditi liberamente, purché durante il matrimonio non abbia fatto mancare nulla alla propria famiglia.
In altri termini il coniuge è libero di utilizzare tali somme per le proprie esigenze personali, senza dover chiedere il consenso all’altro coniuge, sempre e solo se viene rispettato l’obbligo di contribuire proporzionalmente ai bisogni della famiglia e dei figli in base alle proprie capacità economiche.
Nel momento in cui interviene la separazione ciò che rimarrà sul conto corrente dovrà essere diviso.
Questa tipologia di proventi viene definito: denaro personale. Lo stesso comprende le risorse ottenute dall’attività lavorativa di ciascun coniuge, come il salario o i guadagni da lavoro autonomo.
Denaro Personalissimo nella Coppia in Comunione dei Beni
Esiste una categoria di beni, chiamata denaro personalissimo, che non entra mai nella comunione e non deve essere divisa neanche in caso di separazione. Rientrano in questa categoria:
- Il denaro posseduto prima del matrimonio, come i risparmi accumulati in passato.
- Le somme ricevute in dono o tramite successione ereditaria anche dopo il matrimonio, ad esempio regali ricevuti dai genitori.
- Le indennità ricevute come risarcimento del danno.
- La pensione percepita per la perdita totale o parziale della capacità lavorativa.
- Gli importi derivanti dalla vendita di beni di proprietà esclusiva.
Il coniuge che rivendica la proprietà esclusiva di questi fondi dovrà però provarlo.
Ad esempio si dovrà avere l’estratto conto che dimostri il versamento di denaro personalissimo o documenti che attestino la provenienza delle risorse da una successione o donazione.
In caso contrario, la somma verrà divisa a metà tra i coniugi.