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Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Qual è la Quota di Legittima per i Figli: Guida Completa

Indice

Qual è la Quota di Legittima per i Figli - Bologna

Calcolo quota legittima figli: Come si Calcola?

La quota di legittima per i figli è la parte di eredità che la legge riserva obbligatoriamente ai discendenti, indipendentemente dalla volontà del defunto. In Italia, se il de cuius ha un solo figlio, quest’ultimo ha diritto ad almeno la metà del patrimonio. Se i figli sono due o più, la quota di legittima è i due terzi del patrimonio da dividersi in parti uguali.

Esempio pratico: se un genitore possiede beni per un valore complessivo di 300.000 euro e ha due figli, almeno 200.000 euro devono essere suddivisi tra loro, anche se il testatore ha disposto diversamente nel testamento.

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La Quota di Legittima per i Figli: Normativa e Aspetti Legali

Cosa Dice la Legge Italiana sulla Quota di Legittima?

Il Codice Civile tutela gli eredi legittimari, stabilendo che una parte del patrimonio non può essere sottratta ai figli attraverso un testamento o donazioni. L’articolo 536 c.c. disciplina questa protezione, garantendo ai discendenti il diritto a una porzione minima di eredità, indipendentemente dalla volontà del defunto.

Per determinare la quota di legittima spettante ai figli, è necessario seguire una procedura chiara:

Calcolo quota legittima figli

1. Determinare il Patrimonio Ereditario (c.d. relictum)

Si calcola il valore complessivo del patrimonio del defunto, sommando:

    • Immobili (case, terreni, locali commerciali)

    • Conti correnti e depositi bancari

    • Investimenti (azioni, obbligazioni, fondi)

    • Beni mobili di valore (gioielli, opere d’arte, veicoli)

    • Quote di aziende o società

La normativa prevede che, ai fini della determinazione delle quote ereditarie, il valore dei beni, inclusi quelli donati in vita, venga calcolato al momento della apertura della successione (morte de cuius).

2. Sottrarre i Debiti del Defunto

Prima di calcolare la quota di legittima, è necessario sottrarre eventuali debiti ereditati, come:

    • Mutui e prestiti non estinti

    • Debiti fiscali o tributari

    • Obblighi contrattuali in essere

È necessario dedurre anche i debiti che il defunto aveva nei confronti dei legittimari, a prescindere dal tipo di accettazione dell’eredità, sia essa con beneficio d’inventario, che mantiene distinti i patrimoni, sia in forma pura e semplice.

3. Riunione Fittizia delle Donazioni (c.d. donatum)

Per determinare con precisione la quota di legittima spettante a ciascun erede, è necessario effettuare la cosiddetta riunione fittizia delle donazioni.

Dopo aver calcolato il patrimonio netto del defunto al momento dell’apertura della successione, sottraendo eventuali debiti, si deve aggiungere il valore di tutti i beni donati in vita, sia attraverso donazioni dirette che indirette. Il valore di riferimento è quello dei beni alla data di apertura della successione. Questa operazione consente di stabilire l’esatta base patrimoniale su cui calcolare la quota di legittima.

Le donazioni indirette comprendono tutti gli atti con cui una persona, senza formalizzare una donazione, arricchisce un altro soggetto. L’obiettivo è lo stesso di una donazione diretta: trasferire un vantaggio patrimoniale al beneficiario.

Esempio: se un padre acquista una casa intestandola al figlio, si configura una donazione indiretta.

È importante sottolineare che la riunione fittizia è un’operazione contabile che non modifica la proprietà dei beni già donati. Tuttavia, se la quota di legittima risulta lesa, gli eredi legittimari possono avviare un’azione di riduzione per ottenere la reintegrazione del proprio diritto. In caso di esito positivo, i beni donati possono essere reintegrati nella massa ereditaria.

4. Determinare la Quota Disponibile e la Quota di Legittima

La legge stabilisce che il patrimonio si divide in quota disponibile (che il testatore può destinare liberamente) e quota di legittima (riservata ai figli). La ripartizione è la seguente:

    • Se c’è un solo figlio → la quota di legittima è la metà del patrimonio, l’altra metà è la quota disponibile.

    • Se ci sono due o più figli → la quota di legittima è i due terzi del patrimonio, suddivisi in parti uguali tra i figli.

Qual è la Quota di Legittima per i Figli

Esempi Pratici di Calcolo della Quota di Legittima

Caso 1: Un Figlio Unico

Un padre lascia un patrimonio di 400.000 euro. Poiché il figlio unico ha diritto al 50% dell’eredità, la sua quota di legittima è di 200.000 euro. Il restante 50% è la quota disponibile, che il defunto può destinare liberamente tramite testamento.

Caso 2: Due Figli

Se il patrimonio del defunto ammonta a 600.000 euro e lascia due figli, la quota di legittima complessiva è i due terzi del patrimonio, ovvero 400.000 euro. Ciascun figlio avrà diritto a 200.000 euro. La quota disponibile è di 200.000 euro.

Caso 3: Tre o Più Figli

Se un genitore lascia un’eredità di 900.000 euro e ha tre figli, i due terzi spettanti come legittima ammontano a 600.000 euro, divisi equamente tra i figli. Ogni figlio riceverà quindi 200.000 euro, mentre la quota disponibile sarà di 300.000 euro.

Eredità e Figli: Quando la Quota di Legittima Può Essere Violata?

La quota di legittima per i figli è una parte dell’eredità che la legge garantisce ai discendenti, indipendentemente dalla volontà del testatore. Tuttavia, possono verificarsi situazioni in cui questa quota viene lesa o aggirata, attraverso testamenti irregolari, donazioni effettuate in vita o comportamenti illeciti da parte di altri eredi.

Quando la Quota di Legittima È a Rischio?

La violazione della quota di legittima può avvenire in diversi modi, tra cui:

  • Testamento che assegna beni oltre la quota disponibile
    Se il testatore destina a un soggetto (anche un altro erede) una parte dell’eredità superiore alla quota disponibile, i figli possono agire per ottenere la loro parte.

  • Donazioni lesive della quota di legittima
    Le donazioni fatte in vita possono ridurre il patrimonio ereditario e, di conseguenza, minare i diritti dei figli eredi. Se un genitore regala un immobile a un estraneo o a un altro figlio, gli altri eredi legittimari possono impugnare l’atto per il ricalcolo della successione.

  • Vendite simulate per sottrarre beni dall’asse ereditario
    Alcuni testatori simulano vendite di immobili o altri beni per trasferirli a terzi senza che rientrino nella successione. In questi casi, i figli possono agire con un’azione giudiziaria per dimostrare la natura fittizia dell’operazione.

  • Nomina di beneficiari su polizze assicurative e conti bancari
    Se il defunto ha nominato un beneficiario su una polizza vita o su un conto bancario, escludendo i figli, si può verificare se tali somme rientrano nel patrimonio ereditario e, in caso di lesione della quota di legittima, richiederne il ricalcolo e la reintegrazione.

Come Difendersi se la Quota di Legittima È Stata Violata?

I figli che vedono lesa la propria quota di legittima possono agire legalmente attraverso diversi strumenti:

  1. Azione di Riduzione

    • Serve a ottenere l’annullamento di disposizioni testamentarie o donazioni che hanno leso la quota di legittima.

    • Può essere avviata entro 10 anni dall’apertura della successione.

  2. Azione di Restituzione

    • Se un bene è stato assegnato a un soggetto terzo (anche in mala fede), il legittimario può richiedere la restituzione della parte spettante.

  3. Collazione Ereditaria

    • Se uno dei figli ha ricevuto donazioni in vita, queste devono essere riportate nel patrimonio ereditario per garantire un’equa divisione tra tutti gli eredi.

Quando È Necessario Rivolgersi a un Avvocato Esperto?

È consigliato consultare un avvocato esperto in successioni se:

  • Sei stato escluso dall’eredità senza motivo valido.

  • Il patrimonio del defunto è stato gestito in modo non trasparente.

  • Sono state fatte donazioni che hanno ridotto la tua quota di legittima.

  • Vuoi impugnare un testamento o avviare un’azione legale.

Quota di Legittima per i Figli: Proteggi i Tuoi Diritti con il Nostro Studio Legale

Se sospetti di essere stato privato della tua quota di legittima, è fondamentale agire rapidamente per difendere i tuoi diritti. La legge prevede strumenti efficaci per ottenere la parte di eredità che ti spetta.

Il nostro studio legale, specializzato in diritto di famiglia e successioni, offre consulenze personalizzate per valutare il tuo caso e agire legalmente. Contattaci per una consulenza in studio o in video-call e scopri come possiamo aiutarti a tutelare la tua eredità.

FAQ Calcolo Quota di Legittima per i Figli

1. Cos’è la quota di legittima per i figli?

La quota di legittima è la parte dell’eredità che la legge riserva obbligatoriamente ai figli, indipendentemente dalla volontà del defunto.

2. Come si calcola la quota di legittima?

Si somma il patrimonio del defunto, si sottraggono i debiti e si aggiungono eventuali donazioni effettuate in vita. La quota spettante ai figli si calcola su questa base.

3. Quanto spetta ai figli come quota di legittima?

  • Un figlio: almeno il 50% del patrimonio.

  • Due o più figli: i 2/3 del patrimonio, divisi in parti uguali.

4. Cosa succede se il testamento viola la quota di legittima?

Gli eredi legittimari possono avviare un’azione di riduzione per ottenere la parte di eredità loro spettante.

5. Le donazioni in vita possono ridurre la quota di legittima?

Sì, ma vengono considerate nella “riunione fittizia” per garantire il rispetto delle quote ereditarie previste dalla legge.

6. Come si calcola il patrimonio ereditario?

Si sommano tutti i beni del defunto (immobili, conti, investimenti) e si sottraggono eventuali debiti. Le donazioni in vita vengono aggiunte per il calcolo della quota.

7. Cos’è la riunione fittizia delle donazioni?

Un calcolo che aggiunge al patrimonio ereditario i beni donati in vita per verificare se la quota di legittima è stata rispettata.

8. Come difendersi se la quota di legittima è stata lesa?

Si può agire con:

  • Azione di riduzione: per annullare testamenti o donazioni lesive.

  • Azione di restituzione: per recuperare beni ereditari.

  • Collazione ereditaria: per ricalcolare equamente le quote tra eredi.

9. Quanto tempo si ha per contestare una successione?

L’azione di riduzione può essere avviata entro 10 anni dall’apertura della successione.

10. Quando rivolgersi a un avvocato esperto in successioni?

Se la quota di legittima è stata lesa, se ci sono donazioni sospette o se si desidera impugnare un testamento, è consigliato consultare un avvocato esperto in successioni.

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