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PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Quali Beni non Rientrano nella Comunione dei Beni

Indice

Quali Beni non Rientrano nella Comunione dei Beni: Tutto Quello Che Devi Sapere

Tizio e Caia si separano e devono stabilire quali beni rientrano o meno nella comunione dei beni. Caia ritiene che la casa ricevuta in eredità da Tizio rientri nella comunione essendosi verificata la successione durante il matrimonio. Tizio afferma il contrario.

In situazioni simili, conoscere quali proprietà possono essere escluse dalla comunione è fondamentale per evitare sorprese e incomprensioni.

L’obiettivo di questo articolo è fornire una guida chiara e dettagliata sui beni che, per legge, non rientrano nella comunione.

Vi segnaliamo questo articolo se volete approfondire l’argomento da altri punti di vista: Come si dividono i beni in caso di separazione?

Cos’è la Comunione dei Beni e Come Funziona

La comunione dei beni è il regime patrimoniale che si applica automaticamente al matrimonio, salvo diversa scelta dei coniugi (art. 177 Codice Civile). In questo regime, tutti i beni acquistati durante il matrimonio diventano proprietà comune, salvo alcune eccezioni.

In alternativa i coniugi possono optare per per la separazione dei beni, in cui ogni parte mantiene la proprietà esclusiva dei beni acquistati a proprio nome.

Sul punto utile il seguente  articolo: Separazione dei beni: vantaggi, svantaggi e quando conviene

Quali Beni non Rientrano nella Comunione dei Beni

Chiarito il principio generale, analizziamo quali sono i beni che, sebbene sia presente il regime della comunione, comunque non cadono nella comunione

Beni personali preesistenti

Non rientrano assolutamente nella comunione tutti i beni acquistati prima del matrimonio. Se Tizio possedeva una bella macchina prima di sposarsi la stessa sicuramente non cadrà nella comunione dei beni dopo essersi sposato.

Donazioni e Successioni

Qualsiasi bene ricevuto in donazione o ereditato durante il matrimonio rimane esclusivo, a meno che non sia specificato diversamente nell’atto di donazione. 

Chiaramente, a maggior ragione, lo stesso vale anche nel caso in cui i beni sono stati acquisiti prima del matrimonio.

Questo vale anche se sono stati effettuati dei miglioramenti. La Cassazione dice:

“La proprietà dei beni ereditati durante il matrimonio resta esclusiva del coniuge beneficiario, come previsto dall’art. 179 c.c., anche se tali beni sono stati migliorati con risorse comuni.” (Cassazione, Sez. I Civile, sentenza n. 11234/2022).

Beni Personali o ad Uso Professionale

I beni di uso strettamente personale, come abbigliamento e oggetti personali, restano esclusi dalla comunione. Anche gli strumenti professionali o quelli necessari per esercitare un mestiere sono esclusi.

Beni con Valore Affettivo o Culturale Unico

Rientrano nel concetto di beni personali. Alcuni beni con valore culturale o storico significativo possono essere esclusi dalla comunione. Si pensi ad oggetti d’arte, documenti storici e collezioni su quali è possibile stabilire un valore affettivo .

Somme corrisposte a titolo di risarcimento danni e pensioni di invalidità

Le somme ed in genere i beni ottenuti come risarcimento danni sono “beni personali” a ristoro delle lesioni subite e  pertanto non rientrano nella comunione.

Se Tizio fa un incidente e ottiene dall’assicurazione un risarcimento di 100 mila euro tale somma non andrà divisa con il coniuge.

Seguono la stessa logica, le pensioni di invalidità che non entrano nel patrimonio comune.

Beni riacquistati

I beni acquistati tramite la vendita o lo scambio di beni personali rimangono esclusi dalla comunione in quanto connessi a beni personali. È importante sottolineare che restano specificamente esclusi dalla comunione se espressamente indicato al momento dell’acquisto.

Comunione de residuo

Esiste poi una categoria particolare, ossia quella della: comunione de residuo.

Ci sono dei beni che durante il matrimonio non rientrano nella comunione ma sono nella disponibilità esclusiva del coniuge. La predetta esclusività viene meno proprio nel momento in cui i coniugi si scioglie la comunione legale (ad esempio le parti si separano).

Ecco spiegato perché comunione de residuo,  intendendosi con tale dicitura quella comunione residuale e differita che viene a formarsi fra i coniugi solo quando si scioglie il regime patrimoniale legale (sempre se i beni non siano stati consumati prima di detto momento).

Sono oggetto di comunione de residuo i seguenti beni:

  • beni mobili o diritti di credito verso terzi;
  • stipendi e redditi professionali;
  • utili netti ricavati dall’esercizio di un’impresa;
  • canoni di locazione di beni personali;
  • quote di società di persone;
  • quote di società a responsabilità limitata ove l’acquisto sia connesso ad una effettiva partecipazione alla vita sociale;
  • risparmi liquidi su conti correnti bancari e libretti di risparmio;
  • dividendi derivati da partecipazioni sociali. 

La comunione dei Debiti Personali

I creditori particolari di uno dei coniugi possono soddisfarsi solo in via sussidiaria sui beni della comunione e sempre solo fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato.

Quanto sopra vale anche per i debiti contratti prima del matrimonio. Pertanto qualsiasi debito personale contratto prima dell’unione potrà influire sul patrimonio comune.

È vero anche il contrario. difatti l’art. 190 c.c. stabilisce che i creditori (dei coniugi) possono agire in via sussidiaria sui beni personali di ciascuno dei coniugi, nella misura della metà del credito, quando i beni della comunione non sono sufficienti a soddisfare i debiti su di essa gravanti.

Come Difendersi in Caso di Disaccordo sul Patrimonio

Se sorgono disaccordi sulla proprietà dei beni esclusi dalla comunione, è importante conoscere le soluzioni legali disponibili:

  1. Pianificazione Patrimoniale Preventiva: stabilire in anticipo quali beni non rientreranno nella comunione attraverso un atto notarile, laddove possibile.
  2. Separazione dei Beni: valutare la possibilità di optare per la separazione dei beni, mantenendo così una gestione patrimoniale autonoma.
  3. Accordi in Fase di Separazione: in caso di separazione, è possibile definire in modo consensuale la divisione dei beni, evitando contenziosi costosi.

Muoversi per tempo e comprendere il funzionamento della comunione è essenziale per una gestione patrimoniale consapevole e per evitare conflittualità in caso di separazione o divorzio.

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