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Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Quando un Genitore può Chiedere l’Affidamento Esclusivo?

Indice

affidamento esclusivo

Ultimo aggiornamento: 22 marzo 2025

L’affidamento esclusivo è una misura eccezionale prevista dalla legge italiana, concessa solo in casi specifici. Ma quando un genitore può chiedere l’affidamento esclusivo?

L’affidamento esclusivo può essere richiesto quando il genitore che fa la domanda dimostra che l’altro genitore non è in grado di garantire il benessere del figlio. Ciò può accadere in situazioni di violenza, abuso o incapacità genitoriale. 

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Questo articolo approfondisce il tema, analizzando le condizioni necessarie, le procedure e l’impatto sul minore e sui genitori.

Se volete approfondire la tematica vi suggeriamo la lettura del seguente articolo: Come Vengono Assegnati i Figli in Caso di Separazione?

Cosa Si Intende Per Affidamento Esclusivo?

L’affidamento esclusivo è una forma di tutela che attribuisce a un solo genitore il diritto di prendere decisioni fondamentali nella vita del figlio. Al genitore escluso resta comunque il diritto di vedere il minore, ma è escluso dalle scelte relative alla vita e sviluppo della prole.

Si sottolinea comunque che le decisioni più rilevanti, sono comunque prese di comunque accordo tra i genitori, quali:

  • Residenza del minore;
  • Scuola e percorso educativo;
  • Cure mediche;
  • Educazione religiosa.

Questa misura è pensata per proteggere il benessere del figlio in presenza di situazioni che compromettono la capacità di un genitore di svolgere il proprio ruolo.

Tribunale di Bologna – Sentenza n. 2415 del 14/11/2019

“L’affidamento esclusivo costituisce misura eccezionale che trova applicazione solo laddove risulti che l’affido condiviso sia pregiudizievole per l’interesse del minore. L’esercizio esclusivo della responsabilità genitoriale attribuisce al solo genitore affidatario il potere-dovere di assumere le decisioni di maggiore interesse per i figli, fermo restando il dovere di tener conto delle capacità, delle inclinazioni naturali e delle aspirazioni degli stessi.”

Differenza Tra Affidamento Condiviso E Affidamento Esclusivo

In Italia, la regola generale è l’affidamento condiviso, in cui entrambi i genitori, anche se separati o divorziati, collaborano per prendere decisioni importanti per il figlio.

Difatti, in linea generale, si favorisce la bigenitorialità, ossia il principio secondo cui i figli devono mantenere un rapporto stabile e continuativo con entrambi i genitori, anche se separati (legge n. 54 del 2006).

A tal proposito si richiama l’art. 337-ter c.c. in cui il legislatore sottolinea che:

Il figlio minore ha il diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi e di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale.

Con l’affidamento esclusivo, invece, solo il genitore affidatario ha potere decisionale, mentre l’altro mantiene rapporti con il minore senza influenzare le scelte educative e di vita.

Si crede che l’affidamento possa essere disposto solo a favore della madre. Tale convinzione è legata alla confusione che spesso si fa tra il concetto di “affidamento” e quello di “collocamento”.

In realtà il padre può ottenere l’affidamento. Sul punto vi segnaliamo un articolo di approfondimento: Affidamento dei Figli al Padre: Quando È Possibile e Cosa Dice la Legge.

Corte d’Appello di Bologna – Sentenza n. 1876 del 22/07/2020

“Anche in caso di affidamento esclusivo, le decisioni di maggiore interesse riguardanti l’istruzione, la salute e l’educazione della prole devono essere comunque assunte previo confronto con il genitore non affidatario, salvo che questo comportamento si riveli pregiudizievole per il minore.”

Cassazione – Sentenza n. 13506/2018

“L’affidamento esclusivo del minore a uno dei genitori non comporta l’automatica esclusione dell’altro genitore dalle scelte di maggior interesse per il figlio, dovendo comunque essere garantito il diritto del minore alla bigenitorialità, salvo che sussistano comportamenti tali da giustificare l’esclusione totale di un genitore dalle decisioni sulla vita del figlio.”

Quando Un Giudice Può Disporre L’Affidamento Esclusivo?

Il giudice può decidere per l’affidamento esclusivo solo in casi eccezionali, dopo aver valutato attentamente la situazione familiare. Le principali condizioni che possono giustificare questa misura sono:

  1. Inidoneità Genitoriale: Quando un genitore dimostra incapacità di comprendere i bisogni del figlio, anche senza problemi psichiatrici. Di regola la valutazione in sede giudiziale sarà effettuata anche tramite il supporto dei servizi sociali o esperto incaricato dal giudice. È importante precisare che le fragilità psichiche non sono di per sé motivo per l’affidamento esclusivo.
  2. Condanne Per Reati Gravi: Comportamenti violenti o aggressivi, specialmente se il minore è stato testimone di episodi di violenza assistita. Rientrano chiaramente i casi di maltrattamenti o abusi all’interno del nucleo familiare.
  3. Disinteresse Grave Verso Il Figlio: Mancanza di coinvolgimento nella vita del minore, sia a livello emotivo che economico.
  4. Violazione Dei Doveri Genitoriali: Mancato pagamento degli alimenti o inadempienze legate alla cura e al sostentamento del minore.
  5. Allontanamento Ingiustificato: Trasferimento con il figlio, senza consenso dell’altro genitore, in altra città tale da pregiudicare i diritti dell’altro genitore. Rientra chiaramente anche l’ipotesi di abbandono del nucleo familiare senza mantenere rapporti con il figlio.
  6. Personalità manipolativa: Si parla di PAS (Sindrome da Alienazione Parentale) tramite il quale un genitore riesce ad allontanare fisicamente e psicologicamente i figli dall’altro genitore.

In merito vi segnaliamo questo approfondimento relativo al caso in cui il genitore non versa più il mantenimento: Separazione e divorzio: il figlio viene affidato solo alla madre se il padre non versa il mantenimento.

Tribunale di Bologna – Sentenza n. 3115 del 18/12/2020

“L’affidamento esclusivo può essere disposto nei casi in cui è accertata l’inidoneità genitoriale di una delle parti, manifestata attraverso comportamenti oggettivamente pregiudizievoli per il benessere psicofisico della prole, quali violenze domestiche reiterate, abuso di sostanze, disinteresse prolungato, o nell’ipotesi in cui uno dei genitori abbia instaurato una relazione gravemente patologica con il figlio, tale da compromettere il suo equilibrio emotivo.”

Procedura Per Richiedere L’Affidamento Esclusivo

La richiesta di affidamento esclusivo non può essere fatta di comune accordo tra i genitori: è sempre il giudice a decidere. La procedura prevede:

  1. Una valutazione approfondita del contesto familiare.
  2. L’intervento di esperti (come psicologi o consulenti tecnici).
  3. La collaborazione con i Servizi Sociali, che verificheranno l’andamento del nucleo familiare.

Il giudice tiene conto solo dell’interesse superiore del minore, evitando decisioni che possano compromettere il suo benessere psicofisico.

Cassazione – Sentenza n. 9764/2022

“In tema di affidamento di figli minori, il giudice può derogare alla regola dell’affidamento condiviso solo ove la sua applicazione risulti pregiudizievole per l’interesse del minore, con la necessità di specificare le ragioni per cui l’affidamento esclusivo corrisponda al maggior benessere del bambino. Tra tali ragioni, assumono particolare rilievo la manifesta carenza o inidoneità educativa di un genitore, la sua oggettiva lontananza o il suo totale disinteresse verso il figlio.”

Separazione Consensuale con Affidamento Esclusivo

Come spiegato l’affido monogenitoriale costituisce un’eccezione alla regola generale dell’affidamento condiviso.

Sulla base di circostanza gravi e documentate, l’affido esclusivo può essere disposto anche nell’ambito di una separazione consensuale, se i genitori sono d’accordo.

Tale previsione è da considerarsi eccezionale e dovrà comunque essere valutata e confermata dal Giudice in sede di omologa dell’accordo di separazione.

Se non vi sono condizioni oggettive che rendano palese la necessità di un affidamento esclusivo, tale previsione verrà rigettata dal giudice, preferendo e privilegiando il principio di bigenitorialità.

Corte d’Appello di Bologna – Sentenza n. 2245 del 05/09/2021

“Si dispone l’affidamento esclusivo alla madre in quanto dagli atti emerge che il padre ha manifestato un totale disinteresse verso la figlia, non ottemperando agli obblighi di mantenimento e non esercitando il diritto di visita per oltre due anni, dimostrando una condotta ingiustificatamente negligente che configura una grave violazione dei doveri genitoriali idonea a pregiudicare il sereno sviluppo psico-emotivo della minore.”

Impatto Psicologico Dell’Affidamento Esclusivo

L’affidamento esclusivo può avere un impatto significativo sia sul genitore escluso che sul minore.

Sul punto è importante fare alcune precisazioni:

  • Per il genitore escluso: spesso si prova un senso di frustrazione, poiché si perde il ruolo decisionale nella vita del figlio.
  • Per il minore: la relazione con il genitore escluso non subisce limitazioni nella frequentazione, salvo che vi siano motivi di rischio.
  • Potrà chiedere modifiche all’affidamento se dimostra che le circostanze sono cambiate (ad esempio, miglioramento delle proprie capacità genitoriali).

L’affidamento esclusivo non comporta la perdita della responsabilità genitoriale, né l’esclusione totale dalle decisioni relative ai figli.

Tribunale di Bologna – Sentenza n. 1965 del 28/07/2021

“Nel disporre l’affidamento esclusivo alla madre, il Tribunale ha tenuto conto del parere dello psicologo nominato CTU, il quale ha evidenziato come, nel caso di specie, il mantenimento di un ruolo decisionale del padre, affetto da disturbo narcisistico di personalità, avrebbe esposto il minore a un elevato rischio di danni psicologici derivanti dalla conflittualità esacerbata e dall’instabilità emotiva che caratterizzano il comportamento paterno.”

Affidamento Super Esclusivo

In situazioni estreme,  il giudice può disporre l’affidamento super esclusivo, che esclude completamente il genitore dalle decisioni e dalla frequentazione del minore.

In tal caso, il genitore affidatario prende tutte le decisioni relative a istruzione, salute e crescita del minore senza alcun obbligo di coinvolgere l’altro genitore.

Tale ipotesi è residuale ed eccezionale. L’affido super esclusivo può trovare applicazione in caso di gravi violenze da parte di uno dei genitori ovvero totale incapacità di prendersi cura della prole.

Corte d’Appello di Bologna – Sentenza n. 842 del 25/03/2023

“La Corte conferma l’affidamento super esclusivo disposto in primo grado, precisando che tale misura eccezionale trova giustificazione solo in presenza di comportamenti gravemente pregiudizievoli per l’integrità psicofisica del minore, come accertato nel caso di specie, in cui il padre ha manifestato condotte violente e persecutorie sia nei confronti della madre che del figlio, tali da richiedere l’emissione di un ordine di protezione.”

Conclusione: Quando Può Essere Richiesto L’Affidamento Esclusivo?

Un genitore può chiedere l’affidamento esclusivo solo in presenza di gravi condizioni che dimostrano l’inidoneità dell’altro genitore a garantire il benessere del figlio. Tuttavia, ottenere questa misura non è automatico: servono prove concrete, perizie approfondite e il coinvolgimento di esperti.

La regola generale resta l’affidamento condiviso, poiché tutela meglio i diritti del minore e garantisce la partecipazione equilibrata di entrambi i genitori.

FAQ sull’Affidamento Esclusivo

1. Cos’è l’Affidamento Esclusivo e Quando Si Applica?

L’affidamento esclusivo è una misura eccezionale che assegna a un solo genitore il diritto di prendere decisioni fondamentali nella vita del figlio. Si applica in caso di inidoneità genitoriale, violenza, disinteresse o altre situazioni gravi che compromettono il benessere del minore.

2. Qual È la Differenza Tra Affidamento Condiviso ed Esclusivo?

L’affidamento condiviso favorisce la bigenitorialità, permettendo a entrambi i genitori di collaborare nelle decisioni. L’affidamento esclusivo, invece, attribuisce al genitore affidatario il potere decisionale, mentre l’altro mantiene solo il diritto di frequentazione.

3. Quali Sono i Requisiti Per Ottenere l’Affidamento Esclusivo?

Un giudice può disporre l’affidamento esclusivo in caso di:

  • Inidoneità genitoriale accertata.
  • Condanne per reati gravi o violenze domestiche.
  • Disinteresse grave verso il figlio.
  • Violazioni dei doveri genitoriali, come il mancato pagamento degli alimenti.
  • Allontanamenti ingiustificati o manipolazioni psicologiche del minore.

4. Come Si Richiede l’Affidamento Esclusivo?

L’affidamento esclusivo può essere richiesto solo in sede giudiziale. La procedura prevede:

  • Presentazione della domanda al tribunale.
  • Valutazioni da parte di psicologi, consulenti tecnici e Servizi Sociali.
  • Decisione finale basata sull’interesse superiore del minore.

5. L’Affidamento Esclusivo Può Essere Deciso di Comune Accordo?

Sì, ma solo in casi documentati e gravi. Anche in caso di accordo tra i genitori, il giudice deve valutare la richiesta e approvarla se conforme al benessere del figlio.

6. Cosa Si Intende Per Affidamento Super Esclusivo?

L’affidamento super esclusivo è una misura estrema che esclude totalmente un genitore da decisioni e frequentazioni del figlio. È riservato a casi di violenze gravi o totale inadeguatezza genitoriale.

7. È Possibile Revocare un Affidamento Esclusivo?

Sì, un genitore escluso può richiedere una modifica delle disposizioni se dimostra che le circostanze sono cambiate, ad esempio migliorando le proprie capacità genitoriali.

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