Cos’è la Comunione dei Beni e Quando Si Scioglie
La comunione dei beni tra coniugi è il regime patrimoniale che prevede la proprietà condivisa dei beni acquistati durante il matrimonio. In caso di separazione o divorzio breve, è fondamentale sapere quando questa comunione si scioglie per gestire correttamente il patrimonio familiare.
Per ricevere indicazioni pratiche su separazione e scelta dell’avvocato, consulta il nostro articolo: Avvocato Divorzista Bologna: i Nostri Costi, Tempi e Consigli Pratici.
Il Momento Esatto in Cui la Comunione si Scioglie
Con la recente riforma del diritto di famiglia, lo scioglimento della comunione avviene già alla prima udienza di separazione. Questo significa che:
In caso di separazione giudiziale, la comunione si scioglie quando il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a vivere separati.
In caso di separazione consensuale, la comunione si scioglie con la firma del verbale di separazione, purché venga omologato dal giudice.
Una volta sciolta la comunione, i beni non saranno più considerati di proprietà comune al 50% tra i coniugi.
Quali Beni Rientrano nella Comunione e Quali Sono Esclusi
Per comprendere l’effetto dello scioglimento della comunione, è importante sapere quali beni ne fanno parte:
Beni Inclusi nella Comunione Legale
Immobili e terreni acquistati dopo il matrimonio
Autoveicoli e moto
Conti correnti e investimenti intestati a uno solo dei coniugi ma accumulati durante il matrimonio
Arredi e beni mobili di valore
Beni Esclusi dalla Comunione
Alcuni beni restano esclusi dalla comunione, anche se acquisiti durante il matrimonio:
Eredità o donazioni ricevute da uno dei coniugi
Beni acquistati prima del matrimonio
Strumenti necessari per l’attività professionale di uno dei coniugi
Il Ruolo dell’Ufficiale di Stato Civile nello Scioglimento della Comunione
Lo scioglimento della comunione dei beni deve essere ufficialmente registrato. Il giudice comunica il provvedimento all’Ufficiale di Stato Civile, che provvede ad annotarlo a margine dell’atto di matrimonio. La giurisprudenza attribuisce a tale trascrizione la funzione di mera pubblicità notizia.
In tal senso, la predetta non è idonea a rendere opponibile ai terzi il mutamento giuridico delle vicende inerenti a singoli beni, ma serve solo a far conoscere ai terzi lo scioglimento della comunione legale con riguardo all’intero patrimonio immobiliare.
La Cassazione con sentenza n. 376 del 2021 afferma che:
Per l’opponibilità ai terzi degli effetti dello scioglimento della comunione legale derivante dalla separazione personale dei coniugi, relativamente all’acquisto di beni immobili o mobili registrati, avvenuto con dichiarazione del coniuge acquirente dello stato di separazione, deve considerarsi necessaria e sufficiente la sola trascrizione nei registri immobiliari recante la corrispondente indicazione (cioè l’esistenza di un regime patrimoniale di separazione dei beni), indipendentemente dall’annotazione del provvedimento di separazione a margine dell’atto di matrimonio.
Affidati a un Esperto in Diritto di Famiglia
Gestire una separazione o un divorzio breve può essere complesso, soprattutto quando si tratta della divisione dei beni. Affidarsi a un esperto in diritto di famiglia ti permette di proteggere i tuoi interessi e prendere decisioni consapevoli. Contatta ora il nostro studio legale per una consulenza personalizzata e scopri quali sono i tuoi diritti nella separazione e nel divorzio breve.