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PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Niente Sesso Nel Matrimonio: Quando Si Può Abbandonare Il Tetto Coniugale?

Indice

Abbandono Della Casa Familiare Legittimo Se Senza Sesso Per Anni

L’assenza di intimità all’interno di un matrimonio può rappresentare non solo una grave crisi coniugale, ma anche un presupposto legale per giustificare l’abbandono della casa familiare.

Questo articolo approfondisce quando e in che modo tale abbandono può essere considerato legittimo, analizzando le disposizioni giuridiche, la giurisprudenza consolidata e casi pratici che evidenziano l’importanza della mancanza di rapporti sessuali come causa di separazione.

Se vi interessa approfondire, potete leggere l’articolo di seguito: Abbandono del tetto coniugale: guida alle conseguenze e alle norme legali.

La Mancanza Di Rapporti Sessuali Come Fine Della Comunione Coniugale

Nel matrimonio, la comunione materiale e spirituale tra i coniugi si fonda anche sulla sfera intima.

Quando i rapporti sessuali vengono meno per un periodo prolungato, la legge e la giurisprudenza riconoscono che la convivenza può diventare intollerabile, configurando il presupposto per richiedere la separazione.

Il Ruolo Dell’Intimità Nel Matrimonio

Secondo l’art. 143 del Codice Civile, i coniugi hanno il dovere di vivere insieme, collaborare nell’interesse della famiglia e mantenere rapporti personali basati sull’affetto reciproco.

Sebbene non esista un obbligo giuridico esplicito a mantenere rapporti sessuali, la loro assenza viene interpretata come un fallimento della comunione coniugale.

La Cassazione ha ribadito più volte che l’assenza di intimità, quando prolungata e non giustificata da motivi oggettivi (ad esempio malattie), può essere sufficiente a determinare una crisi irreversibile del matrimonio.

In questi casi, l’abbandono della casa familiare non rappresenta una violazione degli obblighi matrimoniali, ma una conseguenza logica.

L’Abbandono Della Casa Familiare: Quando È Giustificato

L’abbandono del tetto coniugale è di norma una violazione degli obblighi derivanti dal matrimonio (art. 143 c.c.), ma la giurisprudenza riconosce alcune eccezioni che lo rendono legittimo.

Come detto, tra le varie cause, l’assenza prolungata di rapporti sessuali può essere una motivazione valida.

Le Condizioni Per La Legittimità

Perché l’abbandono della casa familiare sia considerato legittimo, è necessario dimostrare che:

  1. La convivenza era già intollerabile: ciò può derivare da una mancanza di intimità prolungata e irreversibile.
  2. Non vi è stata volontà unilaterale di interrompere il matrimonio: l’abbandono è stato causato dalla situazione preesistente.
  3. La crisi era già conclamata: ad esempio, documentata da comunicazioni scritte, testimonianze o prove di conflitti.

La Cassazione Civile con la sentenza n. 392/2017 ci ricorda che l’abbandono del tetto coniugale non può essere considerato una violazione se si dimostra che la convivenza era divenuta insostenibile per cause gravi, come appunto l’assenza di rapporti sessuali.

In senso conforme anche la Cassazione Civile, sentenza n. 17056/2007, ove la Corte ha sottolineato che la mancanza di rapporti coniugali è una prova concreta di rottura della comunione matrimoniale, legittimando l’allontanamento dalla casa.

Andiamo a vedere alcuni casi affrontati dalla giurisprudenza.

Cassazione sentenza n°8773/2012

La moglie decide di abbandonare la casa coniugale, e il marito cerca di attribuirle la responsabilità per la fine del matrimonio, sostenendo che le difficoltà legate alla sfera sessuale fossero imputabili esclusivamente a lei. Secondo l’uomo, la moglie mostrava una «grave indisponibilità e mancanza di ricettività» nei confronti dell’intimità coniugale. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8773/2012, ha espresso una posizione contraria. I giudici hanno infatti stabilito che non vi era alcuna «violazione di obblighi matrimoniali» da parte della moglie, ritenendo che il suo abbandono della casa fosse giustificato. La decisione è stata motivata dalla presenza di una giusta causa, adeguatamente provata, consistente nell’assenza di un’intesa sessuale tra i coniugi.

Cassazione sentenza n°2539/2014

La sentenza n. 2539/14 della Corte di Cassazione, depositata il 5 febbraio, ha esaminato un caso in cui il marito abbandona la casa coniugale e inizia una relazione con un’altra donna. La causa, secondo l’uomo, era che la situazione familiare era diventata insostenibile, poiché dopo la nascita del loro figlio, non c’erano più stati rapporti sessuali tra i coniugi. Nonostante la richiesta della moglie di addebitare la separazione al marito per aver lasciato il tetto coniugale, la Corte ha deciso di non attribuire alcuna responsabilità all’uomo. I giudici hanno escluso che la sua relazione extra-coniugale fosse la causa della rottura matrimoniale.

In merito alla domanda se l’infedeltà comporti sempre l’addebito della separazione, la Cassazione ha richiamato due precedenti giurisprudenziali. Il primo, la sentenza Cass., n. 13592/2006, riguardo l’obbligo di fedeltà nel matrimonio. Secondo i giudici, la violazione di questo obbligo porta di norma all’intollerabilità della convivenza, che costituisce, generalmente, la causa della separazione, da addebitare al coniuge infedele, salvo che non si dimostri che l’infedeltà non ha avuto un nesso causale con la crisi coniugale, ossia che la separazione fosse già inevitabile prima del tradimento.

Abbandono Del Tetto Coniugale E Mancanza di Intesa Sessuale

L’abbandono della casa familiare è una questione complessa che richiede una valutazione attenta delle circostanze. Quando l’assenza di rapporti sessuali è prolungata e non giustificata, essa può rappresentare una causa legittima per lasciare la casa senza rischiare l’addebito nella separazione.

La giurisprudenza italiana ha consolidato questo orientamento, riconoscendo che il matrimonio non può ridursi a un vincolo puramente formale.

Per chi si trova in questa situazione, è essenziale raccogliere prove concrete e affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia per tutelare i propri diritti.

FAQ sull’Abbandono Della Casa Familiare: Quando è Legittimo Senza Rapporti Sessuali

1. L’abbandono della casa familiare è legittimo se non ci sono rapporti sessuali per anni?

L’assenza di intimità prolungata nel matrimonio può essere considerata una causa legittima per l’abbandono della casa familiare, soprattutto se la convivenza è diventata intollerabile. La giurisprudenza, inclusa la sentenza n. 8773/2012 della Cassazione, ha ribadito che l’assenza di rapporti sessuali può giustificare il comportamento di uno dei coniugi che decide di allontanarsi dalla casa coniugale.

2. La separazione può essere addebitata a chi abbandona la casa senza rapporti sessuali?

Non sempre l’abbandono del tetto coniugale porta all’addebito della separazione. Se la decisione di allontanarsi è dovuta alla mancanza di intesa sessuale e la convivenza è diventata insostenibile, l’abbandono può essere considerato legittimo. Questo è stato ribadito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 392/2017.

3. Come può la mancanza di rapporti sessuali influire sulla separazione legale?

La mancanza di rapporti sessuali prolungati può essere interpretata dalla giurisprudenza come una rottura della comunione coniugale. Se la crisi sessuale è irreversibile, l’abbandono della casa coniugale non è considerato una violazione degli obblighi matrimoniali, ma una conseguenza naturale della fine del legame intimo tra i coniugi, come evidenziato dalla Cassazione sentenza n. 17056/2007.

4. Quando si può chiedere la separazione per mancanza di intimità?

La separazione può essere richiesta quando la mancanza di intimità ha causato una crisi irreversibile nel matrimonio, che rende la convivenza intollerabile. Le prove della lunga assenza di rapporti sessuali e l’incapacità di ricostruire una relazione affettiva possono costituire basi per una separazione legittima.

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