Cosa Fare Se Un Figlio Non Vuole Vedere Un Genitore: Consigli Pratici E Normative
Alessandro, 14 anni, si è trovato a vivere una situazione complicata dopo la separazione dei suoi genitori. Affidato congiuntamente, trascorreva del tempo con entrambi, ma dopo qualche mese ha iniziato a rifiutarsi di vedere il padre.
I suoi genitori non sapevano cosa fare e si sono rivolti a un avvocato per capire come gestire il rifiuto del figlio verso un genitore.
Questa situazione, purtroppo, non è rara. Molti genitori si chiedono: “Cosa fare se un figlio non vuole vedere un genitore?” Vediamo cosa dice la legge e come affrontare questi casi con il giusto supporto.
Per avere un quadro più completo, vi invitiamo alla lettura di questo articolo: Come Vengono Assegnati i Figli in Caso di Separazione?
Affido Condiviso E Bigenitorialità: Il Punto Di Partenza
Il principio di bigenitorialità stabilisce che ogni figlio ha diritto a mantenere rapporti equilibrati con entrambi i genitori. La legge sull’affido condiviso prevede che il minore viva principalmente con un genitore (detto collocatario) e incontri regolarmente l’altro secondo modalità definite dal tribunale.
Tuttavia, possono emergere difficoltà:
- Rifiuto del figlio di frequentare il genitore non collocatario.
- Influenze negative o tensioni causate dalla separazione.
- Problemi relazionali o emotivi del minore.
In queste situazioni, il diritto di visita del genitore separato può essere messo in discussione, ma deve sempre rispettare l’interesse del bambino.
In altri termini il principio di bigenitorialità (diritto del figlio di avere un rapporto con entrambi i genitori) è tutelato dalla legge, nell’interesse dello stesso minore.
Ogni atteggiamento del padre o della madre finalizzato ad allontanare il figlio dall’altro genitore, sono passibili di risarcimento del danno all’ex coniuge.
Rifiuto Del Figlio Verso Un Genitore: Cosa Dice La Legge
Un figlio può rifiutarsi di vedere un genitore? In teoria, no. La Corte di Cassazione e altre sentenze ribadiscono che i legami affettivi non possono essere forzati, ma devono essere incentivati nel rispetto del benessere del minore.
Cosa Fare Quando Un Figlio Rifiuta Di Vedere Un Genitore
I supporti e strumenti più importanti possono essere cosi sintetizzati:
- Consulenza per indagine sulle cause: Il tribunale può disporre una consulenza tecnica per capire se il rifiuto è legato a traumi, influenze esterne o altre problematiche.
- Intervento dei servizi sociali: Gli assistenti sociali possono facilitare la ripresa del rapporto tra genitore e figlio.
- Supporto psicologico: In molti casi, uno psicologo infantile è essenziale per affrontare i conflitti.
Chiaramente, valutato il caso concreto il giudice potrà disporre le misure necessarie per tutelare il minore e preservare il suo sviluppo nonché il rapporto il rapporto con il genitore non collocatario.
Sul Rifiuto Del Minore: Si può costringere il figlio a Frequentare il Genitore
Se da un lato il legislatore e la giurisprudenza tutelano il diritto e dovere del figlio di preservare il rapporto con la figura genitoriale; d’altro il minore non potrà mai essere forzato coattivamente a frequentare il genitore che non vuole vedere.
Gli strumenti anzidetti sono finalizzati a comprendere le cause del rifiuto ed agevolare la ricostruzione del rapporto. Questo non significa che il rapporto affettivo può essere imposto.
Le decisioni della giurisprudenza hanno chiarito molti aspetti:
- Cassazione Ordinanza n. 13400/2019: Nessun genitore può ostacolare il rapporto del figlio con l’altro. Un comportamento simile può portare a richieste di risarcimento danni.
- Decreto del Tribunale di Torino, 4 aprile 2016: Il tribunale ha stabilito che le forzature nei confronti del minore devono essere evitate, dando priorità al suo benessere.
- Cassazione Sentenza n. 20107/2016: Nei casi di rifiuto netto, la riconciliazione può avvenire solo gradualmente e con il supporto di esperti.
Questi precedenti confermano che il diritto di visita del genitore separato deve essere bilanciato con le necessità emotive del figlio.
La giurisprudenza afferma che i rapporti affettivi non possono essere imposti Devono essere le istituzioni ha favorire tramite i propri strumenti (esempio i servizi sociali) una normalizzazione dei rapporti.
Se il figlio non vuole vedere il padre, non può essere obbligato, ma il giudice può ordinare al genitore collocatario di porre in essere determinati comportamenti al fine di facilitare gli incontri o una riconciliazione. Il genitore collocatario dovrà necessariamente attenersi, pena gravi conseguenze anche in relazione all’affidamento.
Figli Maggiorenni: Libertà Di Scelta E Mantenimento
Per i figli maggiorenni, la situazione è diversa. La legge riconosce loro il diritto di decidere autonomamente se mantenere o meno rapporti con un genitore. Tuttavia, fino a quando non sono economicamente indipendenti, continuano ad avere diritto al mantenimento, anche se scelgono di vivere da soli.
A Quale Età Un Figlio Può Decidere Con Chi Vivere
In Italia, non esiste un’età specifica che consenta a un figlio di decidere autonomamente se vedere o meno un genitore. La capacità di scelta dipende dalla maturità del minore, valutata caso per caso. In genere:
- I bambini sotto i 12 anni sono considerati meno capaci di esprimere un’opinione coerente.
- Dai 12 ai 14 anni, i tribunali iniziano a considerare seriamente il parere del minore.
- Oltre i 14 anni, l’opinione del figlio diventa particolarmente rilevante. Devono essere sentiti sebbene la loro decisione non sia “vincolante”.
La decisione finale spetta comunque al giudice (secondo quanto detto in precedenza), che valuta il benessere del bambino e la situazione familiare complessiva.
Rifiuto del Minore over quattordicenne
Come detto non c’è un’età legale fissata, ma le opinioni dei figli assumono maggiore importanza intorno ai 12 – 14 anni. Il giudice, ascoltando il minore, considera:
- Il livello di maturità del figlio.
- Le ragioni dietro la scelta, valutando se sono influenzate da conflitti familiari.
- Il benessere emotivo e psicologico del minore, evitando che si senta costretto o manipolato.
In Italia, secondo l’articolo 337-ter del Codice Civile, il giudice deve sempre agire nell’interesse preminente del minore, che include anche la libertà di esprimere le proprie preferenze.
FAQ – Cosa Fare Se il Figlio non Vuole Andare dal Padre
1. Cosa Fare Se Mio Figlio Non Vuole Vedere Suo Padre?
Quando un figlio rifiuta di vedere un genitore, è importante capire le cause del suo rifiuto. Potrebbe essere utile rivolgersi a un professionista, come uno psicologo infantile, per affrontare la situazione in modo costruttivo. Anche il tribunale può ordinare interventi di supporto, come consulenze psicologiche o l’intervento dei servizi sociali, per aiutare il minore a ristabilire il rapporto con il genitore.
2. È Possibile Costringere Un Figlio a Vedere Un Genitore?
No, la legge italiana stabilisce che un minore non può essere obbligato a frequentare un genitore contro la propria volontà. Tuttavia, è possibile adottare misure per comprendere e affrontare il motivo del rifiuto e favorire un riavvicinamento graduale tra il figlio e il genitore.
3. Cosa Dice La Legge Se Un Figlio Rifiuta Di Vedere Un Genitore?
La legge italiana tutela il principio di bigenitorialità, che garantisce al figlio il diritto di mantenere rapporti con entrambi i genitori. Tuttavia, il giudice può prendere provvedimenti per favorire il benessere del minore, anche valutando il suo desiderio di non vedere uno dei genitori.
4. A Che Età Un Figlio Può Decidere Di Non Vedere Un Genitore?
Non esiste un’età specifica in Italia in cui un figlio può decidere liberamente di non vedere un genitore. Tuttavia, dai 12 anni in su, il giudice considera seriamente le opinioni del minore. Dopo i 14 anni, la sua volontà viene presa ulteriormente in considerazione, pur restando la decisione finale in mano al giudice.
5. Quali Sono Le Conseguenze Legali Se Un Genitore Ostacola Il Rapporto Tra Il Figlio E L’Altro Genitore?
Se un genitore tenta di allontanare il figlio dall’altro, rischia di dover rispondere legalmente e potrebbe essere soggetto a un risarcimento dei danni. La legge italiana protegge il diritto del figlio a mantenere un rapporto con entrambi i genitori, e qualsiasi comportamento contrario può avere conseguenze in tribunale.
6. Come Interviene Il Tribunale Se Un Figlio Non Vuole Vedere Un Genitore?
Il tribunale può disporre vari interventi, come consulenze tecniche per indagare sulle cause del rifiuto, il coinvolgimento dei servizi sociali e il supporto psicologico. L’obiettivo è sempre quello di favorire il benessere del minore e il mantenimento di un rapporto sereno con entrambi i genitori.
7. I Figli Maggiorenni Possono Rifiutarsi Di Vedere Un Genitore?
Sì, i figli maggiorenni hanno il diritto di decidere autonomamente se mantenere o meno rapporti con un genitore. Tuttavia, fino a che non diventano economicamente indipendenti, hanno diritto al mantenimento, anche se scelgono di non vedere uno dei genitori.
8. Come Si Può Favorire Il Riavvicinamento Tra Un Figlio E Un Genitore Separato?
Per favorire il riavvicinamento, è importante adottare un approccio graduale, evitando coercizioni. Si possono utilizzare consulenze psicologiche, supporto da parte dei servizi sociali e incontri mediati per aiutare il figlio a ricostruire un rapporto sereno con il genitore.
Conclusioni
La gestione del rifiuto del figlio verso un genitore richiede equilibrio e sensibilità. In tali casi è necessario:
- Promuovere il principio di bigenitorialità, garantendo il benessere del minore.
- Evitare qualsiasi coercizione, rispettando le emozioni del figlio.
- Rivolgersi a tribunali e servizi sociali per risolvere conflitti in modo costruttivo.
- Affidarsi a esperti per favorire un riavvicinamento graduale.
Se ti trovi in questa situazione, non perdere la speranza: con il giusto supporto, è possibile affrontare le difficoltà e ristabilire un rapporto sereno.