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Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Fallimento Del Coniuge E Comunione Dei Beni: Cosa Succede?

Indice

Il fallimento di un coniuge può avere gravi conseguenze sulla comunione dei beni tra i coniugi. È fondamentale comprendere come il regime patrimoniale influisca in situazioni di debiti, separazioni o divorzio.

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In questo articolo, esploreremo nel dettaglio cosa accade alla comunione dei beni quando uno dei coniugi fallisce, evidenziando gli aspetti legali e pratici che ogni coppia dovrebbe conoscere.

Cosa Succede Se Uno Dei Coniugi Ha Debiti In Caso Di Comunione Dei Beni?

Quando uno dei coniugi ha debiti, la comunione dei beni diventa un aspetto critico da considerare. I creditori possono aggredire tutti i beni che rientrano nella comunione legale, ma solo fino al 50%. Ciò significa che, ad esempio, la casa familiare può essere pignorata, ma la metà del ricavato dalla vendita sarà destinata al coniuge non debitore.

I beni che non rientrano nella comunione non sono soggetti a pignoramento. Questi includono:

  • Beni acquistati prima del matrimonio.
  • Beni ricevuti in donazione o per successione ereditaria.
  • Soldi derivanti da risarcimenti o beni di uso personale (come vestiti o computer da lavoro).

In alternativa, se la coppia ha scelto il regime della separazione dei beni, ciascun coniuge risponde dei propri debiti solo con i propri beni. In questo caso, il coniuge non debitore non rischia nulla.

Cos’è La Comunione Dei Beni E Come Funziona?

La comunione dei beni è un regime patrimoniale che, in Italia, si applica automaticamente al matrimonio, a meno che non venga scelto un altro regime tramite un atto notarile. In questo sistema, i beni acquistati durante il matrimonio sono di proprietà di entrambi i coniugi, condivisione paritaria.

La comunione dei beni può essere sciolta solo in casi specifici, tra cui:

  • Separazione dei coniugi.
  • Annullamento del matrimonio.
  • Morte di uno dei coniugi.
  • Fallimento di uno dei coniugi.

Nel caso di fallimento, la comunione legale si trasforma in una comunione ordinaria, che consente una divisione dei beni in quote, ma solo dopo una decisione legale o un accordo tra le parti.

Come Il Fallimento Di Un Coniuge Influisce Sulla Comunione Dei Beni?

Quando uno dei coniugi fallisce, la comunione dei beni viene sciolta ed ai coniugi si applicherà la separazione dei beni relativamente agli acquisti futuri.

In relazione invece alle proprietà comuni precedenti, si entra in un regime di comunione ordinaria, dove i beni sono considerati in comproprietà, ma la divisione deve avvenire in base agli accordi tra le parti (rispettando la divisione a metà).

Il curatore fallimentare potrà comunque sempre richiedere la divisione dei beni in natura, se possibile, o in alternativa, si procederà con la vendita dei beni.

Ad esempio in caso di vendita di un immobile, lo stesso andrà all’asta ed il ricavato dovrà essere diviso equamente tra i coniugi, ossia al 50%.

Un Coniuge Può Vendere La Propria Quota In Caso Di Fallimento?

La risposta è sì, ma solo dopo che la comunione dei beni è stata sciolta. Con la dichiarazione di fallimento, la comunione legale si trasforma in comunione ordinaria, che consente a ciascun coniuge di cedere la propria quota di beni. In altre parole, se la coppia aveva una casa in comune, il coniuge non fallito potrà vendere la propria metà a un terzo.

La Cassazione ha chiarito che, in caso di fallimento, la cessione della quota da parte del coniuge non fallito è legittima, come stabilito nella sentenza n. 8803/17.

Al contrario, la comunione legale dei beni (quella in costanza di matrimonio) non è scindibile in quanto è da considerare «una comunione senza quote, nella quale i coniugi sono solidamente titolari di un diritto avente per oggetto i beni di essa e rispetto alla quale non è ammessa la partecipazione di estranei» (si veda Cassazione n. 14093/2010).

FAQ: Domande Frequenti Su Fallimento Del Coniuge E Comunione Dei Beni

1. Cosa Succede In Caso Di Fallimento Del Coniuge Alla Comunione Dei Beni?

Quando uno dei coniugi fallisce, la comunione dei beni si scioglie e si trasforma in una comunione ordinaria, dove i beni vengono divisi al 50%, salvo diversa disposizione legale.

2. I Creditori Possono Pignorare La Casa Familiare In Caso Di Fallimento Del Coniuge?

Sì, la casa in comunione dei beni può essere pignorata, ma solo la metà appartenente al coniuge debitore. L’altra metà va al coniuge non fallito.

3. Che Beni Non Possono Essere Pignorati In Caso Di Fallimento Del Coniuge?

Non possono essere pignorati i beni non rientranti nella comunione dei beni, come quelli ricevuti in donazione, successione o i beni di uso personale o professionale.

4. Un Coniuge Può Vendere La Propria Quota In Caso Di Fallimento?

Sì, dopo lo scioglimento della comunione legale per fallimento, ogni coniuge può vendere la propria quota di beni senza il consenso dell’altro.

5. Come Si Dividono I Beni Dopo Il Fallimento Di Un Coniuge?

I beni vengono divisi al 50% tra i coniugi. Se non è possibile una divisione in natura, si procede alla vendita e alla divisione del ricavato.

Perché Contattare Uno Studio Legale Specializzato In Caso Di Fallimento Del Coniuge Alla Comunione Dei Beni

Se il fallimento di uno dei coniugi sta minando la stabilità patrimoniale della tua famiglia, è fondamentale ottenere supporto legale per tutelare i tuoi diritti. Un esperto in diritto di famiglia può guidarti attraverso le complessità della comunione dei beni, aiutandoti a comprendere come procedere in caso di debiti o separazione patrimoniale. Contatta il nostro studio legale per una consulenza personalizzata.

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