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PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Chi Tradisce Può Essere Cacciato di Casa? Cosa dice la Legge [2025]

Indice

Tradimento: posso cacciarlo di Casa?

Se un coniuge tradisce, non può essere immediatamente cacciato dalla casa coniugale senza una decisione legale. La legge italiana non permette che un coniuge venga allontanato unilateralmente, anche in caso di tradimento.

Tuttavia, esistono diverse variabili legali che influenzano la questione, come la proprietĂ  dell’immobile, la presenza di figli minori e la separazione legale. Nel seguito dell’articolo, analizzeremo le implicazioni legali, le modalitĂ  di separazione e gli aspetti relativi all’assegnazione della casa coniugale.

La separazione è un momento delicato che richiede scelte consapevoli. Per tutelare i suoi interessi, prenota una consulenza anche on-line con il nostro studio legale a Bologna per ricevere un’analisi dettagliata del suo caso.

Cosa Succede Quando un Coniuge Tradisce?

Le Conseguenze Legali del Tradimento nel Matrimonio

Il tradimento è considerato una violazione dei doveri coniugali, in particolare quelli di fedeltĂ  e assistenza reciproca. Sebbene il tradimento non comporti automaticamente l’addebito della separazione, può essere un elemento rilevante se contribuisce a rendere intollerabile la convivenza. In molti casi, infatti, la prova di un tradimento può giustificare una separazione con addebito. Questo significa che il coniuge colpevole potrebbe perdere alcuni diritti economici, come l’assegno di mantenimento o l’assegno di divorzio.

Nel caso di un tradimento, il giudice non si limita a prendere in considerazione l’infedeltĂ  come unica causa della separazione, ma valuta anche la dinamica complessiva della relazione, inclusi eventuali altri fattori che abbiano compromesso il matrimonio. Se il tradimento è stato l’elemento scatenante, ciò potrebbe giustificare l’addebito a favore del coniuge che ha subito la violazione dei doveri coniugali.

L’Addebito della Separazione e la Perdita dei Diritti Economici

Quando si verifica un tradimento, il coniuge infedele può incorrere nell’addebito della separazione, perdendo diritti economici significativi. In particolare:

  • Perdita del diritto all’assegno di mantenimento.
  • Perdita del diritto all’assegno divorzile, se il coniuge traditore non ha reddito sufficiente.
  • Esclusione dalla successione nel caso in cui l’altro coniuge muoia prima del divorzio.

Tuttavia, va sottolineato che l’addebito non implica automaticamente la perdita della proprietà della casa coniugale, ma potrebbe influire sull’assegnazione della stessa in seguito alla separazione.

Tradimento e Assegnazione della Casa Coniugale

Il tradimento, sebbene rappresenti una grave violazione dei doveri coniugali, non conferisce automaticamente il diritto di allontanare un coniuge dalla casa coniugale. Tuttavia, l’infedeltĂ  può influire significativamente sulla decisione del giudice in relazione all’assegnazione della casa coniugale. Le dinamiche di questo processo legale dipendono da vari fattori, tra cui la proprietĂ  dell’immobile, la presenza di figli e le circostanze specifiche del caso.

Il Ruolo della ProprietĂ  della Casa

Uno degli aspetti determinanti per capire chi ha diritto a rimanere nella casa coniugale riguarda la proprietĂ  dell’immobile. Se il coniuge che ha tradito è anche il proprietario esclusivo della casa, la legge non permette di cacciarlo unilateralmente. In questo caso, il partner tradito non ha il diritto di mandare via l’altro coniuge, nemmeno dopo aver scoperto l’infedeltĂ . L’unico modo per modificare la situazione è tramite una decisione del tribunale, che può essere richiesta in fase di separazione legale o divorzio.

La Presenza di Figli e la Decisione del Giudice

Un altro fattore cruciale che influisce sull’assegnazione della casa coniugale riguarda la presenza di figli minorenni. Se ci sono figli coinvolti, la legge tende a tutelare il loro benessere e stabilitĂ . In tal caso, anche se un coniuge ha tradito, la casa coniugale può essere assegnata al genitore affidatario, che spesso è la madre, soprattutto se i figli sono ancora piccoli. Questo implica che, nonostante il tradimento, il coniuge che ha subito il danno potrebbe essere costretto a lasciare l’abitazione se i figli vanno a vivere con l’altro genitore.

Ad esempio, se una moglie scopre che suo marito l’ha tradita, ma la casa è in comune e i figli vivono con la madre, sarĂ  molto probabile che il giudice decida di assegnare la casa coniugale alla madre. In tal caso, sarĂ  il marito, nonostante l’infedeltĂ , a dover lasciare l’abitazione.

Eccezione: Quando il Coniuge può Essere Cacciato di Casa?

Come detto la legge stabilisce che, generalmente, non è consentito all’altro coniuge allontanarlo in maniera unilaterale, a meno che non ci siano motivi gravi, come un pericolo per l’incolumitĂ  fisica. In questo caso, si configurerebbe un’azione di legittima difesa.

La legittima di questa ipotesi comporta comunque l’attivazione di un intervento delle autoritĂ . Ad esempio in esito al pericolo o violenze subite la parte ha presentato apposita denuncia o comunque ha richiesto l’intervento del Tribunale.

Diversamente, l’atto di cacciare il coniuge senza motivazioni legittime potrebbe configurare un reato di violenza privata.

Casa di ProprietĂ  del Coniuge Traditore: Chi Ha il Diritto di Rimanere?

Quando il coniuge traditore è anche proprietario della casa, la situazione si complica. In questo caso, il coniuge tradito non ha il diritto di mandarlo via immediatamente. Anche in caso di separazione, la casa rimane di proprietà del coniuge infedele. Tuttavia, la sentenza di separazione può stabilire la cessazione della comunione dei beni, stabilendo chi ha diritto a rimanere nell’immobile.

Nel caso in cui la casa sia di proprietà di entrambi i coniugi, la situazione può diventare piÚ complessa. La legge prevede che, dopo la separazione, la casa venga oggetto di divisione o vendita, salvo che non vi siano figli.

Se uno dei coniugi è il genitore collocatario dei figli, la casa coniugale potrebbe essere assegnata a lui, per garantire una continuità nelle condizioni di vita dei minori. Questo è il caso in cui, nonostante il tradimento, la casa venga assegnata al coniuge che ha la custodia dei figli, con il coniuge tradito che potrebbe dover lasciare l’abitazione.

Cosa Fare in Caso di Tradimento: I Passi Legali da Seguire

In conclusione, se il coniuge tradisce, non può essere immediatamente cacciato di casa. Le leggi italiane non permettono che un coniuge venga allontanato dall’abitazione coniugale a meno che non sussistano gravi motivi di pericolo fisico.

Se il tradimento ha compromesso irreparabilmente il matrimonio, il primo passo legale consiste nella richiesta di separazione. La separazione con addebito può essere richiesta se si dimostra che il comportamento del coniuge infedele ha reso la convivenza intollerabile.

In questo caso, è importante raccogliere prove del tradimento, come testimonianze o altre evidenze, che possano supportare la richiesta di separazione.

Se stai vivendo una situazione simile e hai bisogno di assistenza legale per comprendere meglio i tuoi diritti o avviare un’azione legale, contatta i nostri esperti legali. 

FAQ: Chi Tradisce Può Essere Cacciato di Casa?

1. Chi Deve Lasciare la Casa in Caso di Tradimento?

Il tradimento non comporta automaticamente l’allontanamento del coniuge infedele dalla casa coniugale. Tuttavia, il giudice può assegnare l’immobile all’altro coniuge se ci sono figli minori o non autosufficienti che necessitano di stabilità abitativa.

2. Il Tradimento Può Comportare la Perdita della Casa?

Sì, se il tradimento ha causato la fine irreversibile del matrimonio e il giudice ritiene che l’assegnazione della casa all’altro coniuge sia nell’interesse dei figli. Se non ci sono figli, prevale il diritto di proprietà.

3. Se la Casa È di Proprietà del Coniuge Tradito, Può Cacciare l’Altro?

No, il proprietario non può cacciare immediatamente il coniuge infedele. È necessario un provvedimento del giudice, soprattutto se l’abitazione è destinata alla famiglia.

4. Il Coniuge Tradito Può Chiedere l’Assegnazione della Casa?

Sì, se ha l’affidamento prevalente dei figli, può ottenere l’assegnazione della casa coniugale anche se non è proprietario. Senza figli, la proprietà dell’immobile prevale.

5. Si Può Cambiare la Serratura per Impedire al Coniuge Infedele di Rientrare?

No, cambiare la serratura senza un provvedimento legale può essere illecito. Il coniuge infedele ha il diritto di rimanere nell’abitazione fino a decisione del giudice.

6. Il Tradimento Può Influire sulla Divisione dei Beni?

No, la divisione dei beni segue il regime patrimoniale adottato dalla coppia. Tuttavia, il tradimento può influire sulle spese di separazione, con l’eventuale addebito al coniuge infedele.

7. L’Addebito della Separazione Porta alla Perdita della Casa?

L’addebito non comporta automaticamente la perdita della casa. Tuttavia, il giudice potrebbe negare l’assegnazione dell’immobile al coniuge infedele se l’altro coniuge ha l’affidamento dei figli.

8. Il Coniuge Infedele Deve Pagare un Risarcimento?

Solo in casi gravi, se il tradimento ha causato danni morali o patrimoniali dimostrabili, il coniuge tradito può richiedere un risarcimento.

9. Se il Coniuge Tradito Va Via di Casa, Perde i Suoi Diritti?

No, lasciare la casa non implica la perdita dei diritti. Tuttavia, potrebbe essere visto come un segnale di accettazione della fine del rapporto coniugale.

10. Come Ottenere la Casa Dopo un Tradimento?

Bisogna presentare un’istanza al giudice, dimostrando che l’assegnazione è necessaria per il benessere dei figli o per motivi di tutela personale.

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