Quando si affronta una separazione o un divorzio in presenza di figli minori, uno degli aspetti più delicati è la scelta del loro collocamento.
Negli ultimi anni si sente parlare sempre più spesso del collocamento paritario, noto anche come parental sharing, un modello che prevede la divisione equa del tempo tra i genitori. Ma cosa significa esattamente e quali sono i criteri che i giudici adottano per decidere?
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In questo articolo, analizzeremo cosa vuol dire collocamento paritario, quali sono i suoi vantaggi e le situazioni in cui viene adottato. Approfondiremo anche le più recenti pronunce giurisprudenziali sul tema.
Ti invitiamo a esplorare l’argomento nel nostro articolo: Come Vengono Assegnati i Figli in Caso di Separazione?
Differenza Tra Affido Condiviso e Collocamento Paritario
Prima di tutto, è importante distinguere tra affido condiviso e collocamento paritario:
- L’affido condiviso implica che entrambi i genitori esercitino in modo congiunto la responsabilità genitoriale sui figli, partecipando alle decisioni importanti per la loro vita.
- Il collocamento paritario, invece, riguarda la gestione pratica del tempo che i figli trascorrono con ciascun genitore, con una divisione equa e simmetrica.
Nel modello tradizionale, i figli sono generalmente collocati presso un genitore prevalente, spesso la madre, per garantire loro stabilità e continuità nelle abitudini quotidiane. Tuttavia, il collocamento paritario sta guadagnando terreno come alternativa valida, soprattutto quando le condizioni familiari lo consentono.
I Vantaggi del Collocamento Paritario
Il collocamento paritario punta a garantire il principio di bigenitorialità, permettendo ai figli di mantenere un rapporto significativo con entrambi i genitori. Tra i principali vantaggi troviamo:
- Equilibrio emotivo per i figli, che non si sentono costretti a scegliere un genitore rispetto all’altro.
- Contributo educativo paritario, con entrambi i genitori coinvolti attivamente nella vita quotidiana dei figli.
- Riduzione dei conflitti genitoriali, poiché la gestione del tempo è equamente suddivisa.
Quando Viene Adottato il Collocamento Paritario?
Il collocamento paritario non è una scelta automatica e dipende da diversi fattori che i giudici valutano attentamente caso per caso. Tra questi:
- Prossimità delle abitazioni: Se le case dei genitori sono troppo distanti, i frequenti spostamenti potrebbero destabilizzare i figli, incidendo negativamente sulla scuola e sulle relazioni sociali.
- Orari di lavoro compatibili: I genitori devono avere orari che consentano di dedicare tempo di qualità ai figli.
- Età dei figli: Bambini più piccoli potrebbero aver bisogno di maggiore stabilità, mentre adolescenti potrebbero adattarsi meglio al collocamento paritario.
- Rapporti tra i genitori: Una buona cooperazione è fondamentale per rendere efficace questa modalità.
Cosa Dice la Giurisprudenza Sul Collocamento Paritario?
La giurisprudenza italiana offre numerosi spunti su come il collocamento paritario venga valutato e applicato. Ecco alcune delle pronunce più significative:
Posizione della Corte di Cassazione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 19323/2020, ha chiarito che il criterio del tempo paritario non si applica automaticamente. Ad esempio:
- Se uno dei genitori vive lontano, i continui spostamenti possono creare disagi ai figli.
- Il collocamento paritario deve essere deciso solo se corrisponde al superiore interesse del minore, garantendo il suo benessere.
Sentenze dei Tribunali Italiani
Ecco alcune pronunce di merito che approfondiscono il tema:
- Tribunale di Velletri (n. 680/2020): Ha escluso il doppio domicilio per i figli, sottolineando che la stabilità logistica è fondamentale per il loro benessere.
- Tribunale di Salerno (n. 3539/2019): Ha ribadito che l’interesse morale e materiale dei minori non coincide necessariamente con un collocamento prevalente, aprendo la strada all’affido paritetico.
- Tribunale di Roma (n. 6447/2019): Ha disposto un collocamento paritario e stabilito che, in tali casi, non è necessario prevedere un assegno di mantenimento.
- Tribunale di Firenze (n. 2945/2018): Ha evidenziato che la condivisione paritetica deve tenere conto della fattibilità concreta, considerando aspetti come età del minore e disponibilità abitativa.
Criticità del Collocamento Paritario
Nonostante i suoi vantaggi, il collocamento paritario presenta alcune criticità:
- Può non essere adatto in situazioni di forte conflittualità genitoriale.
- Richiede un elevato livello di cooperazione e organizzazione da parte di entrambi i genitori.
- Può risultare logisticamente complicato se non vi è una prossimità geografica tra i genitori.
Il Collocamento Paritario Come Scelta Consapevole
Il collocamento paritario è una soluzione che mira a garantire il diritto dei figli a mantenere un rapporto equilibrato con entrambi i genitori, valorizzando il principio di bigenitorialità. Tuttavia, non è una scelta adatta a tutte le situazioni: richiede cooperazione tra i genitori, vicinanza geografica e una valutazione attenta delle esigenze dei minori.
Se stai affrontando una separazione o un divorzio e vuoi sapere se il collocamento paritario potrebbe essere applicato alla tua famiglia, affidati a un avvocato esperto in diritto di famiglia. Solo con una consulenza legale approfondita potrai valutare al meglio questa possibilità e garantire il benessere dei tuoi figli nel rispetto delle normative vigenti.