PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni
Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Posso Cacciare di Casa il Mio Compagno Convivente? Guida Legale e Pratica per Affrontare il Problema

Indice

Posso Cacciare di Casa il Mio Convivente?

Quando la convivenza diventa insostenibile, la prima domanda che ci si pone è: “Posso cacciare di casa il mio compagno convivente?” La risposta dipende da diversi fattori, tra cui la proprietà dell’immobile, la residenza e la presenza di figli.

Mi sono trovato in questa situazione quando la mia relazione è finita, ma il mio ex convivente si rifiutava di lasciare la mia casa. Ero il solo proprietario dell’immobile, ma lui aveva la residenza lì. Non sapevo se avessi il diritto di allontanarlo immediatamente o se servisse un’azione legale. Dopo essermi informato, ho scoperto che la sua residenza non gli dava automaticamente il diritto di restare, ma che era necessario seguire una procedura corretta per evitare problemi legali.

In questo articolo ti spiegherò quando puoi legalmente mandare via un convivente, quali passi devi seguire e cosa fare se sei tu a rischiare di essere cacciato di casa.

Se hai bisogno di una consulenza personalizzata, il nostro studio legale a Bologna può aiutarti a risolvere la tua situazione nel rispetto della legge. Possiamo fornirti assistenza anche tramite video-call, offrendoti soluzioni concrete per proteggere i tuoi diritti. Contatta un Avvocato Divorzista a Bologna per una consulenza immediata.

I Diritti del Convivente sulla Casa

 

Quando una relazione di convivenza finisce, la questione della casa può diventare complessa e fonte di conflitti. Quali sono i diritti del convivente sulla casa? La risposta dipende da diversi fattori, tra cui la proprietà dell’immobile, la residenza e la presenza di figli. Esaminiamo i principali scenari e le implicazioni legali per capire quando un convivente può restare nell’abitazione e quando può essere allontanato.

Quali Sono i Diritti del Convivente sulla Casa?

Un convivente può avere diritti sulla casa in base a due elementi fondamentali:

  1. La proprietà dell’immobile: se il convivente è proprietario (anche solo in parte), non può essere allontanato senza il suo consenso o senza una decisione del tribunale.
  2. La residenza registrata: se il convivente ha stabilito la residenza nell’immobile, potrebbe avere una tutela legale, anche se non è proprietario.

Se il convivente non è proprietario né ha formalmente la residenza, i suoi diritti sono limitati e il proprietario può legittimamente chiedere che lasci l’abitazione. Tuttavia, la situazione si complica in presenza di figli minori, perché il loro interesse prevale su qualsiasi diritto di proprietà.

Il Convivente Non Proprietario Ha Diritto a Restare?

Se il convivente non è proprietario dell’immobile, la possibilità di restare dipende dalla sua residenza e da eventuali accordi precedenti:

  • Se ha la residenza nell’immobile, il proprietario non può semplicemente “cacciarlo di casa” senza seguire una procedura legale. In alcuni casi, potrebbe essere necessario un provvedimento del tribunale per ottenere lo sgombero forzato.
  • Se non ha la residenza, il convivente non ha alcun diritto a rimanere e può essere allontanato anche senza un intervento giudiziario.

Come Mandare Via il Convivente Senza Residenza

Se il convivente non ha residenza nell’abitazione, il processo di allontanamento risulta meno complicato. Nonostante ciò, sarebbe sempre preferibile seguire un percorso legale per evitare problemi legati a diritti non formalizzati. Il consiglio principale è di inviare una comunicazione formale per avvisare il convivente del desiderio di interrompere la convivenza. Se il convivente non lascia spontaneamente la casa, è possibile fare richiesta al tribunale per un ordine di allontanamento.

Come Mandare Via il Convivente con Residenza

Se il convivente ha residenza nell’immobile, la situazione si complica. In questo caso, non puoi allontanarlo senza una procedura legale. La legge prevede che, prima di un allontanamento forzato, debba essere richiesto un provvedimento del giudice che ordini lo sgombero. Potresti anche essere costretto a fornire un preavviso legale adeguato prima di intraprendere azioni legali.

Come Funziona in Caso di Convivenza Registrata?

Se la convivenza è stata formalmente registrata (ad esempio con un contratto di convivenza), i diritti del convivente sulla casa possono essere regolati dall’accordo stesso. Alcuni contratti prevedono che, in caso di separazione, uno dei due partner debba lasciare l’immobile entro un certo periodo di tempo.

Se il contratto di convivenza non prevede nulla a riguardo e l’ex partner non è proprietario dell’immobile, il titolare della casa può avviare un’azione legale per richiederne l’allontanamento.

Cosa Succede Se ci Sono Figli?

Se la coppia ha figli minori, la questione diventa più delicata. Anche se il convivente non è proprietario, il giudice può stabilire che l’immobile resti a disposizione del genitore che ha l’affidamento prevalente, nell’interesse dei figli. Questo significa che, in alcuni casi, il proprietario della casa potrebbe dover accettare che l’ex partner e i figli continuino a vivere nell’abitazione.

Il principio guida è sempre il benessere del minore, quindi, prima di intraprendere qualsiasi azione per allontanare il convivente, è fondamentale considerare le conseguenze legali di una richiesta di assegnazione della casa familiare.

Buttare Fuori Casa un Convivente Non Proprietario con Figli

Se nella tua convivenza ci sono figli e il convivente non è proprietario dell’abitazione, la situazione legale cambia. I diritti dei minori prevalgono in molti casi, e il tribunale potrebbe intervenire per tutelare il loro benessere. Anche se il convivente non è proprietario della casa, la legge può disporre delle misure temporanee per garantire che i figli abbiano una casa stabile. In questi casi, è fondamentale che l’allontanamento venga gestito con molta cautela, ricorrendo a consulenze legali e eventualmente a un mediatore familiare.

 

Si Può Mandare Via un Convivente con Figli Anche Se Non È Proprietario?

La risposta dipende da due fattori principali:

  1. L’affidamento dei figli: se il convivente è il genitore affidatario prevalente, potrebbe ottenere il diritto di continuare a vivere nell’abitazione, anche se non è proprietario.
  2. L’interesse superiore del minore: il giudice valuterà sempre se l’allontanamento dell’ex convivente potrebbe arrecare un pregiudizio ai figli.

Se il convivente non ha l’affidamento prevalente dei figli, il proprietario della casa può avviare una procedura per chiedere il suo allontanamento. Tuttavia, è necessario seguire una procedura legale adeguata, per evitare contestazioni o azioni giudiziarie.

Chi Ha il Diritto di Restare nella Casa in Presenza di Figli Minori?

La legge tutela sempre il benessere del minore. Per questo motivo, nei casi di separazione tra conviventi, il giudice può decidere di assegnare la casa al genitore che si occupa prevalentemente dei figli, indipendentemente da chi sia il proprietario dell’immobile.

Nella pratica, ciò significa che:

  • Se il convivente affidatario dei figli vive nella casa del proprietario, il giudice potrebbe assegnargli il diritto di restare nell’abitazione fino al raggiungimento della maggiore età dei figli.
  • Se il proprietario dell’immobile è anche il genitore affidatario, allora ha diritto a chiedere l’allontanamento dell’altro convivente.

Questa regola viene applicata sia alle coppie sposate sia a quelle non sposate, a condizione che ci sia un interesse concreto dei figli a rimanere nell’ambiente domestico.

Cosa Fare Se il Convivente Non Vuole Andarsene?

Se il convivente rifiuta di lasciare la casa nonostante non abbia alcun diritto a rimanervi, il proprietario ha la possibilità di chiedere l’intervento del giudice. Il tribunale può emettere un provvedimento di rilascio forzato dell’abitazione, obbligando l’ex convivente a lasciare l’immobile.

Tuttavia, è fondamentale agire sempre nel rispetto della legge: non è possibile cacciare un convivente con la forza o cambiare la serratura senza un provvedimento giudiziario. Qualsiasi azione non autorizzata potrebbe configurarsi come reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

Se la situazione è particolarmente tesa o se l’ex convivente si rifiuta di andarsene, è consigliabile affidarsi a un avvocato esperto in diritto di famiglia per gestire la questione nel modo più rapido ed efficace.

Cosa Fare Se il Convivente Ti Caccia di Casa

Se sei stato allontanato ingiustamente dalla casa in cui vivevi, segui questi passaggi per tutelare i tuoi diritti:

1. Verifica la Tua Posizione Legale

Prima di agire, è fondamentale capire se hai un diritto legale a rimanere nella casa. Chiediti:

  • Sei proprietario o comproprietario dell’immobile? Se sì, hai pieno diritto di restare.
  • Hai un contratto di affitto intestato a tuo nome? Se sì, il tuo convivente non può cacciarti, a meno che tu non violi il contratto.
  • Hai la residenza registrata nell’immobile? Se sì, non puoi essere allontanato senza una procedura legale.

Se rientri in uno di questi casi, il tuo ex partner non può semplicemente “buttarti fuori”.

2. Non Accettare Soluzioni Illegali

Se il tuo convivente ti impedisce di rientrare in casa, non cercare di rientrare con la forza e non cedere a minacce o pressioni. Chiama subito le forze dell’ordine per segnalare l’accaduto e raccogli eventuali prove (messaggi, email, testimoni) che dimostrino l’ingiustizia subita.

3. Invia una Diffida Formale

Se hai il diritto di rimanere in casa, il primo passo legale da intraprendere è inviare una diffida formale tramite un avvocato. In questa comunicazione si deve chiarire che il tuo allontanamento è illegittimo e che sei pronto ad agire per vie legali se non ti verrà permesso di rientrare.

4. Chiedi un Provvedimento d’Urgenza

Se il tuo ex convivente continua a negarti l’accesso all’abitazione, puoi rivolgerti al tribunale per ottenere un provvedimento d’urgenza che ti consenta di rientrare. Questo è particolarmente importante se la casa è la tua residenza ufficiale o se ci sono figli minori coinvolti.

5. E Se Ci Sono Figli Minori?

Se hai figli a carico, la situazione cambia radicalmente. La legge tutela il diritto dei minori a mantenere la stabilità abitativa, quindi il genitore affidatario ha maggiori possibilità di ottenere l’assegnazione della casa.

In questi casi:

  • Se sei il genitore affidatario, puoi chiedere al giudice di ottenere l’uso dell’immobile fino a quando i figli non saranno indipendenti.
  • Se invece l’affidamento è condiviso, il giudice potrebbe valutare altre soluzioni, come un accordo tra le parti o l’assegnazione temporanea della casa a uno dei due genitori.

È quindi fondamentale rivolgersi a un avvocato specializzato per capire quale sia la migliore strategia per tutelare te e i tuoi figli.

6. Cosa Fare Se Non Hai Un Altro Posto Dove Andare?

Se sei stato cacciato di casa e non hai un’altra sistemazione immediata, puoi:

  • Rivolgerti ai servizi sociali, che possono fornirti un supporto temporaneo, soprattutto se ci sono figli minori.
  • Chiedere un provvedimento giudiziario, che può consentirti di rientrare nella casa in attesa di una soluzione definitiva.
  • Trovare un accordo con il tuo ex convivente, magari con la mediazione di un avvocato, per stabilire un periodo di transizione che ti permetta di trovare un’altra abitazione.

Se invece sei stato cacciato con la forza, contatta immediatamente le autorità e denuncia l’accaduto.

Posso Cacciare di Casa il Mio Convivente? Contatta i Nostri Esperti Legali

 

Se ti stai chiedendo come procedere nel tuo caso specifico e vuoi comprendere meglio come mandare via il convivente nel rispetto della legge, non esitare a contattare i nostri esperti legali. Il diritto di famiglia è una questione complessa e ogni caso presenta peculiarità che richiedono una consulenza mirata. Siamo pronti a fornirti la guida necessaria per affrontare il conflitto con il tuo convivente in modo legale e sicuro.

Contatta oggi il nostro studio legale per ottenere la consulenza più adeguata e agire nel miglior modo possibile secondo le normative vigenti.

FAQ: Posso Cacciare di Casa il Mio Convivente?

1. Posso mandare via il mio convivente se la casa è di mia proprietà?

Sì, se sei l’unico proprietario dell’immobile, puoi chiedere al convivente di andarsene. Tuttavia, se ha la residenza registrata, potrebbe essere necessario un provvedimento legale per ottenere lo sgombero.

2. Il convivente con residenza ha diritto a restare?

Avere la residenza nell’immobile non conferisce automaticamente il diritto di restare. Tuttavia, il proprietario non può semplicemente cacciarlo senza seguire la procedura legale corretta.

3. Come posso mandare via un convivente senza residenza?

Se il convivente non ha residenza nell’immobile, puoi chiedergli di andarsene senza bisogno di un’azione legale. In caso di rifiuto, puoi rivolgerti alle autorità per far valere i tuoi diritti.

4. Qual è la procedura legale per allontanare un convivente con residenza?

Se il convivente ha la residenza, devi inviargli una diffida formale e, se non lascia l’immobile, richiedere un provvedimento di rilascio forzato al tribunale.

5. Cosa succede se ci sono figli minori?

Se ci sono figli minori, il giudice potrebbe assegnare la casa al genitore affidatario, anche se non è il proprietario. Il benessere dei minori ha la priorità rispetto al diritto di proprietà.

6. Il convivente può cacciarmi di casa se non sono proprietario?

Dipende. Se hai la residenza registrata o sei il genitore affidatario dei figli, hai diritti sulla casa. Se non hai alcun titolo legale, il proprietario può avviare una procedura per il tuo allontanamento.

7. Posso cambiare la serratura per impedire al convivente di rientrare?

No, cambiare la serratura senza un provvedimento legale potrebbe configurarsi come reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.

8. Come posso difendermi se il convivente mi ha cacciato di casa?

Se sei stato allontanato ingiustamente, puoi presentare una denuncia e richiedere un provvedimento d’urgenza per rientrare nell’immobile.

9. La convivenza registrata influisce sul diritto alla casa?

Sì, un contratto di convivenza può stabilire chi ha diritto a restare nell’abitazione in caso di separazione. Se non ci sono accordi specifici, valgono le normali regole di proprietà e residenza.

10. Cosa fare se il convivente non vuole andarsene?

Se il convivente rifiuta di lasciare la casa, devi inviare una diffida legale e, in caso di ulteriore resistenza, avviare un’azione giudiziaria per lo sgombero.

Se hai bisogno di assistenza legale immediata, contatta un avvocato esperto in diritto di famiglia per proteggere i tuoi diritti.

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