Quando si parla di tradimento coniugale, il pensiero va spesso ai coniugi e alle conseguenze legali che l’infedeltà può comportare. Ma quando si può denunciare l’amante? Quali sono le conseguenze dal punto di vista giuridico per l’amante? Può essere denunciato o chiamato a rispondere di danni causati alla famiglia?
In questo articolo approfondiremo cosa rischia legalmente l’amante, analizzando le implicazioni che il suo comportamento potrebbe avere.
Se volete ottenere maggiori chiarimenti, date un’occhiata all’articolo indicato: Cosa dice la legge in caso di tradimento?
Cosa Rischia Legalmente l’Amante?
In generale, l’amante non ha alcun obbligo legale nei confronti della coppia. Questo significa che:
- Non è soggetto all’obbligo di fedeltà, che riguarda esclusivamente i coniugi uniti in matrimonio.
- Non può essere citato in giudizio per il tradimento o per i danni indiretti che questo può causare, come la depressione o la perdita di lavoro del coniuge tradito.
- Non può essere denunciato nemmeno se la relazione extraconiugale porta al divorzio dei coniugi.
Obblighi Di Fedeltà: Una Questione Coniugale
L’obbligo di fedeltà è una prerogativa esclusiva del matrimonio. Pertanto, l’amante non viola alcuna legge per il solo fatto di avere una relazione con una persona sposata.
Si sottolinea che anche nelle convivenze di fatto o tra fidanzati, non esiste alcuna normativa che imponga fedeltà.
Quando L’Amante Può Essere Denunciato?
Esistono però situazioni specifiche in cui l’amante può incorrere in responsabilità legali. Questi casi riguardano comportamenti che vanno oltre il tradimento e che possono ledere diritti fondamentali del coniuge tradito.
1. Risarcimento per Diffamazione
L’amante può essere denunciato se:
- Diffonde informazioni personali che ledono l’onore o la dignità del coniuge tradito.
- Rivela dettagli della relazione extraconiugale o del divorzio, causando danni morali o reputazionali.
La fattispecie penale in questo caso si configura in quanto si verifica una lesione della propria reputazione che prescinde dallo status di amante.
Si pensi all’ipotesi in cui l’amante agisce intenzionalmente per distruggere la famiglia, ad esempio rendendo pubblica la relazione con lo scopo di separare i coniugi. In tal caso può essere chiamato a rispondere dei danni cagionati stante la lesione della reputazione del coniuge.
La diffamazione è disciplinata dall’art. 595 c.p. Come detto il reato si verifica se l’amante diffonde affermazioni o informazioni capaci di danneggiare la reputazione della persona offesa. Nello specifico è necessario che:
- Almeno due persone, diverse dall’amante e dalla vittima, abbiano percepito l’offesa;
- Esista il concreto rischio di diffusione delle affermazioni, anche se comunicate a una sola persona.
La giurisprudenza è chiara nel ritenere che la possibilità di divulgazione rende sufficiente anche una comunicazione apparentemente circoscritta.
2. Molestie o Stalking
Un caso significativo affrontato dalla Cassazione riguarda l’amante che decide di confessare alla moglie del partner la relazione extraconiugale. In un episodio specifico, l’amante aveva contattato la moglie tre volte telefonicamente, rivelandole dettagli della relazione, non solo con lei ma anche con altre donne.
Questa condotta è stata qualificata come molestia, un reato disciplinato dall’art. 660 del Codice Penale. La norma prevede che:
Chiunque, in un luogo pubblico o tramite telefono, per petulanza o altri motivi riprovevoli, arreca disturbo o molestia a una persona, è punibile su querela della vittima con l’arresto fino a sei mesi o con un’ammenda fino a 516 euro.
In alcuni casi, tali azioni possono integrare anche il reato di atti persecutori (art. 612 bis c.p.), che punisce condotte reiterate di minacce o molestie che causano uno dei seguenti effetti:
- Uno stato di ansia o paura persistente nella vittima, che non richiede necessariamente una diagnosi medica, ma può essere argomentato dal giudice sulla base di comuni esperienze;
- Un timore fondato per la propria incolumità o per quella di persone care, spesso corroborato dalla presenza di precedenti condanne per reati simili;
- La modifica delle abitudini di vita della vittima a causa delle molestie.
Per configurare il reato, è necessaria la ripetizione delle condotte moleste e il giudice deve valutare se queste abbiano generato uno degli effetti previsti dalla norma.
3. Violazione di Domicilio
Un caso più raro, ma significativo, riguarda la violazione di domicilio da parte dell’amante, regolata dall’art. 614 c.p. Questa situazione si verifica, ad esempio, quando l’amante entra nella casa condivisa dalla moglie e dal marito senza il consenso della prima.
Il reato si concretizza se l’amante:
- Entra o si trattiene nella casa contro la volontà della moglie;
- Prosegue la sua permanenza anche quando l’ingresso iniziale era stato autorizzato, ma successivamente viene ritirato il consenso.
La giurisprudenza ha stabilito che, in ambito familiare, il consenso all’accesso deve essere espresso da entrambi i coniugi, poiché il domicilio è un bene giuridico tutelato dalla legge. Se l’amante entra con il solo consenso del marito, ma contro la volontà della moglie, si configura comunque una violazione.
In conclusione, pur non avendo obblighi diretti verso il coniuge tradito, l’amante può incorrere in conseguenze legali se le sue azioni oltrepassano il confine della legalità. Dal molestare la vittima al ledere la sua reputazione, fino a violare la sfera privata, ogni comportamento scorretto può avere serie implicazioni penali.
Conseguenze Per Il Coniuge Traditore
Pur non essendo direttamente responsabile, l’amante è spesso coinvolto indirettamente nelle dispute legali tra i coniugi. È importante distinguere tra le conseguenze per il traditore e quelle per l’amante.
Addebito Della Separazione
Se il coniuge traditore causa la separazione, il giudice può decidere di addebitargli la colpa. Questo comporta:
- Perdita di alcuni diritti economici, come il mantenimento, in caso di disparità di reddito.
- Perdita dei diritti successori.
- Risarcimento danni c.d endo-familiare.
- Addebito spese legali.
Tuttavia, queste conseguenze riguardano esclusivamente i coniugi e non si applicano all’amante.
La Responsabilità dell’Amante
In definitiva, l’amante non è generalmente responsabile dal punto di vista legale per il tradimento coniugale, ma vi sono situazioni specifiche in cui il suo comportamento può avere conseguenze giuridiche, soprattutto in caso di diffamazione o danni intenzionali alla coppia.
Per valutare ogni caso, è sempre consigliabile rivolgersi a un avvocato specializzato che possa fornire una consulenza chiara e personalizzata.
Cosa rischia legalmente l’amante? Dipende dai suoi comportamenti, ma in linea di massima, le responsabilità sono limitate rispetto a quelle del coniuge infedele.
FAQ su “Cosa Rischia Legalmente l’Amante?”
1. L’Amante Rischia Legalmente per Aver Avuto una Relazione con una Persona Sposata?
No, in generale l’amante non ha responsabilità legali per la relazione extraconiugale, poiché l’obbligo di fedeltà riguarda solo i coniugi uniti in matrimonio. Non esistono leggi che puniscono l’amante solo per il tradimento.
2. L’Amante Può Essere Denunciato per il Tradimento?
No, l’amante non può essere denunciato per il tradimento in sé, nemmeno se la relazione extraconiugale porta al divorzio della coppia. Tuttavia, potrebbe incorrere in problemi legali in situazioni specifiche.
3. In Quali Casi l’Amante Può Essere Denunciato?
L’amante può essere denunciato in casi particolari, come:
- Diffamazione: se diffonde informazioni lesive della reputazione del coniuge tradito.
- Molestie o stalking: se contatta insistentemente il coniuge tradito causando ansia o timori.
- Violazione di domicilio: se entra nella casa della coppia senza il consenso di entrambi i coniugi.
4. L’Amante Può Essere Denunciato per Diffamazione?
Sì, se l’amante diffonde informazioni che ledono la reputazione del coniuge tradito, come rivelare dettagli privati della relazione, può essere accusato di diffamazione ai sensi dell’art. 595 del Codice Penale.
5. L’Amante Può Essere Accusato di Molestie?
Sì, un comportamento insistente e disturbante, come telefonate ripetute o rivelazioni intenzionali alla moglie o al marito del partner, può configurare il reato di molestie (art. 660 c.p.) o, in casi più gravi, di stalking (art. 612 bis c.p.).
6. È Possibile Denunciare l’Amante per Violazione di Domicilio?
Sì, se l’amante entra o si trattiene nella casa coniugale senza il consenso del coniuge non traditore, si configura una violazione di domicilio (art. 614 c.p.).
7. L’Amante È Coinvolto Nelle Dispute Legali Tra Coniugi?
Non direttamente, ma le sue azioni possono influire indirettamente, soprattutto se il coniuge traditore subisce l’addebito della separazione, con conseguenze economiche e legali.
8. Quali Sono le Differenze Tra le Responsabilità dell’Amante e Quelle del Coniuge Infedele?
L’amante non ha obblighi legali verso la coppia e le sue responsabilità sono limitate. Il coniuge infedele, invece, può subire conseguenze come l’addebito della separazione e la perdita di diritti economici o successori.