Prelievi E Pagamenti: Quando Vanno Restituiti Dopo La Separazione
Quando una coppia di coniugi o di conviventi decide di separarsi, uno degli interrogativi più comuni riguarda i prelievi e i pagamenti effettuati durante il matrimonio o la convivenza. La domanda centrale è: quando vanno restituiti questi importi? Come vengono trattati i soldi prelevati dal conto corrente comune o i pagamenti effettuati per finalità personali?
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In questo articolo, analizziamo le principali problematiche legate a questo tema, con un focus sulle normative e sulla giurisprudenza, per aiutarti a comprendere i tuoi diritti e doveri.
Separazione dei Coniugi e Obbligo di SolidarietÃ
La separazione tra coniugi, che abbiano scelto il regime della comunione dei beni, implica la divisione del patrimonio accumulato durante il matrimonio, indipendentemente da chi abbia effettivamente contribuito a crearlo. Se un coniuge ha prelevato soldi dal conto corrente cointestato per spese personali, tali importi potrebbero essere oggetto di restituzione, soprattutto se eccedono quanto dovuto in base ai doveri di assistenza reciproca.
Se invece i coniugi sono in separazione dei beni, ogni partner conserva la proprietà dei beni e del denaro che ha acquisito prima e durante il matrimonio, a meno che non ci sia un conto cointestato, che resta comunque sotto la gestione comune.
Premesso quanto sopra, la divisione del patrimonio in seguito alla separazione dei coniugi comporta la necessità di valutare se la parte ha diritto a chiedere la restituzione di importi e somme utilizzate dall’altro coniuge.
Orbene, tali somme non devono essere restituite nel caso in cui rientrino nei normali obblighi di assistenza a cui i coniugi (così come i semplici conviventi) sono tenuti ed obbligati.
Infatti, secondo la giurisprudenza, le prestazioni fornite tra gli ex coniugi vanno considerate come adempimento ai doveri di assistenza materiale e spirituale che ogni membro della famiglia è tenuto a rispettare. Di conseguenza, tali somme non sono soggette a rimborso in base all’articolo 2034 del Codice Civile.
Si ricorda che secondo gli articoli 143 e 316 bis, comma 1, c.c., durante il matrimonio (e anche per le coppie di fatto) ciascun coniuge è obbligato a contribuire alle necessità familiari in base alle proprie capacità economiche.
Attenzione! questo principio non dipende dall’applicazione del regime della comunione legale, poiché il dovere di assistenza è sancito dalla legge (articolo 143 c.c.), che stabilisce il principio di solidarietà valido sia nel regime di separazione dei beni che nella comunione legale.
La Questione Delle Donazioni
Seguono lo stesso principio le donazioni effettuate durante il matrimonio che non devono essere restituite in caso di separazione. Secondo la legge italiana, infatti, una donazione è un atto irrevocabile, salvo che non vi siano motivi gravi di ingratitudine o la sopravvenienza di nuovi figli. Questo significa che, nonostante la separazione o il divorzio, i beni o i soldi donati durante il matrimonio non sono soggetti a restituzione, anche se di notevole valore.
È importante chiarire che le donazioni tra coniugi o conviventi sono trattate come regali e non come prestiti, quindi non rientrano nelle richieste di restituzione salvo i casi di ingratitudine.
Restituzione Di Soldi Prestati: Quando È Dovuta?
Quando un coniuge presta dei soldi all’altro, la situazione cambia. Se non è stato stipulato un contratto di mutuo formale, la restituzione di queste somme non è automatica. Infatti, la legge considera queste somme come parte dei doveri di assistenza tra coniugi o conviventi, quindi non devono essere restituite, in quanto considerate parte dell’impegno reciproco di supporto.
Tuttavia, se le somme trasferite tra i coniugi eccedono i normali doveri di assistenza e si configura un caso di arricchimento ingiustificato, la parte che ha ricevuto denaro potrebbe essere chiamata a restituire l’importo. È il caso, ad esempio, di un coniuge che ha ricevuto una somma elevata per avviare un’attività senza un accordo formale.
Quando Vanno Restituiti I Soldi Dopo La Separazione?
Secondo la giurisprudenza, i soldi prelevati dal conto corrente comune o quelli trasferiti da un coniuge all’altro, devono essere restituiti solo quando superano i normali doveri di assistenza. Questo accade quando le somme travalicano la proporzionalità rispetto alle risorse del coniuge. Ad esempio, se uno dei coniugi ha dato una somma elevata per avviare un’attività , questa potrebbe essere considerata una somma da restituire.
Il Tribunale di Reggio Emilia, con la sentenza n. 560/2023, ha stabilito che le somma per la ristrutturazione della casa coniugale, anche se pagate da un coniuge, non devono essere restituite, in quanto si trattava di una spesa per il bene comune, destinato a rendere la casa fruibile per tutta la famiglia.
FAQ Prelievi e Soldi: Quando Vanno Restituiti Dopo la Separazione?
1. Quando vanno restituiti i prelievi effettuati dal conto cointestato dopo la separazione?
I prelievi devono essere restituiti solo quando superano i normali doveri di assistenza. Se le somme prelevate eccedono quanto necessario per il mantenimento della famiglia, devono essere restituite al coniuge.
2. Le somme trasferite tra i coniugi devono essere restituite in caso di separazione?
Le somme trasferite tra i coniugi non devono essere restituite se rientrano nei doveri di assistenza reciproca. Devono essere restituiti solo gli importi che superano i normali obblighi di supporto.
3. Le donazioni effettuate durante il matrimonio vanno restituite dopo la separazione?
Le donazioni effettuate durante il matrimonio non devono essere restituite, salvo casi eccezionali come ingratitudine o sopravvenienza di nuovi figli, in quanto trattate come regali irrevocabili.
4. Quando un coniuge presta denaro all’altro, deve essere restituito dopo la separazione?
I soldi prestati tra coniugi non devono essere restituiti automaticamente, salvo che non si tratti di un prestito formale. Se l’importo supera i normali doveri di assistenza, potrebbe essere richiesta la restituzione.
5. Come posso richiedere la restituzione dei prelievi dopo la separazione?
Per richiedere la restituzione dei prelievi, è necessario verificare se le somme eccedono i limiti delle spese ragionevoli. Ogni caso va valutato singolarmente, tenendo conto delle normative vigenti.
Come Agire In Caso Di Restituzione Dei Prelievi Dopo La Separazione
Se hai prelevato soldi dal conto cointestato o hai effettuato pagamenti per spese personali senza un accordo con l’altro coniuge, potrebbe essere necessario restituire la somma se essa supera i limiti delle spese ragionevoli. È importante sapere che ogni caso è unico e deve essere valutato attentamente, tenendo conto delle normative e della giurisprudenza in materia.
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