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PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Come Vengono Assegnati i Figli in Caso di Separazione?

Indice

Un caso mediatico molto discusso in Italia ha riguardato la separazione di un noto imprenditore e della sua ex moglie, con una disputa legale sull’affidamento dei loro due figli minori. La vicenda è stata seguita da vicino dai media, mettendo in evidenza questioni delicate come il diritto di visita e l’affidamento esclusivo.

Prendiamo spunto da questo esempio concreto per comprendere le norme che regolano tali decisioni.

Per ulteriori dettagli sulla separazione e consigli su come trovare un avvocato di fiducia, ti invito a consultare il seguente articolo: avvocato per separazione.

Criteri per l’Assegnazione dei Figli: Principi Generali

In caso di separazione o divorzio, l’assegnazione dei figli è disciplinata principalmente dagli articoli 337-bis e seguenti del Codice Civile.

Preliminarmente è opportuno fare una distinzione terminologica:

  • il collocamento dei figli è il luogo dove i figli avranno la residenza dopo la separazione. Di regola coincide con la casa coniugale. I figli possono essere collocati prevalentemente dalla madre ma ciò non significa che vengano affidati in via esclusiva alla stessa (anzi, di regola, è il contrario).
  • l’affidamento dei figli indica a quale genitore vengono “affidati” e quindi chi avrà potere decisionale sulla prole considerata la loro minore età. Si tratta di tutte le decisioni che riguardano il percorso di crescita dei figli: istruzione, educazione, attività extrascolastiche ecc. ecc.

Dal dettato normativo si comprende che il criterio guida per l’affidamento sia il superiore interesse del minore, che deve essere protetto e garantito.

Sul punto potrebbe interessare il seguente approfondimento: A Quale Età Un Bambino Può Scegliere Con Quale Genitore Stare?

Possiamo avere due tipi di affidamento:

  • Affidamento Condiviso: è la regola generale, che mira a mantenere un rapporto equilibrato tra i figli e entrambi i genitori, salvo che non sia contrario all’interesse del minore.
  • Affidamento Esclusivo: può essere disposto solo in presenza di gravi motivi che rendono l’affidamento condiviso inadeguato o dannoso per il minore, come nei casi di abuso o grave negligenza da parte di un genitore.

Pertanto la finalità prioritaria è di garantire un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno dei genitori, di ricevere cura, educazione, istruzione e assistenza morale da entrambi conservando rapporti con i parenti di ciascun ramo genitoriale.

Cassazione Civile, Sezione I, Sentenza n. 2156 del 2023: “Il giudice può disporre l’affidamento esclusivo solo quando l’affidamento condiviso risulta pregiudizievole per il minore. In tal caso, il giudice deve esplicitare le ragioni concrete che rendono tale decisione necessaria.”

Per ulteriori dettagli, vi suggeriamo di esplorare l’articolo riportato di seguito: Quando un Genitore può Chiedere l’Affidamento Esclusivo?

Affidamento Condiviso: Regole e Applicazione

Considerato quanto sopra esposto è chiaro che l’affidamento condiviso sia il regime preferito dal legislatore, introdotto per garantire una partecipazione paritaria di entrambi i genitori nella crescita dei figli.

In altri termini: la legge non impone che vi sia una suddivisione matematica dei tempi di permanenza presso ciascun genitore, ma richiede che vi sia una fattivo coinvolgimento delle due figure genitoriali e che le decisioni più rilevanti siano prese congiuntamente.

Diritti e Doveri dei Genitori

Con l’affidamento condiviso, entrambi i genitori mantengono gli stessi diritti e doveri nei confronti dei figli. Questo implica la corresponsabilità in materia di:

Per contro, l’affidamento condiviso può comportare delle “difficoltà” nella pratica, come:

  • Conflittualità elevata tra i genitori
  • Distanza geografica tra le residenze dei genitori
  • Differenti stili educativi

Affidamento e Collocamento dei figli

Come già precisato l’affidamento ed il collocamento sono due concetti distinti ma comunque collegati.

Difatti in linea generale un affidamento condiviso avrà ampi margini per modulare il calendario visite della prole e pertanto i tempi di permanenza con un genitore piuttosto che l’altro.

Diversamente l’affido esclusivo avrà sicuramente maggiore restrizioni.

Per maggiori informazioni sull’argomento, consigliamo il seguente articolo: Quante Volte a Settimana il Padre può Vedere il Figlio?

È importante sottolineare che il genitore non collocatario ha diritto (e dovere) di vedere il figlio. L’altro genitore non può impedirglielo (Cosa Rischia una Madre che Non Fa Vedere i Figli al Padre?).

Proprio a tal fine, il genitore non collocatario ha diritto ad essere messo nelle condizioni di poter frequentare i propri figli. Un caso classico: l’impossibilità di cambiare la residenza senza il consenso dell’altro genitore o l’autorizzazione del giudice (Posso Cambiare Residenza con Mio Figlio Senza il Consenso dell’Altro Genitore?)

Affidamento Esclusivo: Quando Viene Disposto?

L’affido condiviso è la regola. L’affidamento esclusivo viene disposto solo in casi eccezionali. Le circostanze che possono giustificare questa scelta comprendono:

  • Violenza o abuso domestico: situazioni in cui un genitore rappresenta un pericolo per l’integrità fisica o psicologica del minore.
  • Condizioni di salute del genitore: quando un genitore è incapace di provvedere ai bisogni del minore a causa di problemi di salute gravi.
  • Rifiuto di collaborare all’affidamento condiviso: comportamenti reiterati di ostruzionismo da parte di uno dei genitori.

I casi suddetti sono solo esemplificativi. La casistica non è predeterminata ma comprende tutte ipotesi in cui la bigenitorialità è contrario all’interesse del minore.

Ad esempio in alcuni casi il giudice ha ritenuto che il mancato versamento del mantenimento è una grave violazione degli obblighi di assistenza familiare e può comportare l’affidamento esclusivo (Separazione e divorzio: il figlio viene affidato solo alla madre se il padre non versa il mantenimento).

Sotto altro aspetto, per chi desidera maggiori informazioni, consigliamo di leggere l’articolo qui sotto: Cosa Succede Se il Padre Non Rispetta il Diritto di Visita?

Effetti dell’Affidamento Esclusivo sul Genitore Non Affidatario

È importante precisare che comunque il genitore non affidatario conserva il diritto di visita (oltre ad un suo diritto e anche un dovere esercitarlo), salvo che non sussistano motivi gravi per limitarlo o escluderlo.

Quello che cambia è la possibile ingerenza sulle decisioni riguardanti il minore la quale risulta significativamente ridotta.

Cassazione Civile, Sezione I, Sentenza n. 3208 del 2023: “L’affidamento esclusivo costituisce un’eccezione alla regola generale dell’affidamento condiviso e deve essere giustificato da motivi concreti e specifici, non da valutazioni astratte.”

Ascolto del Minore: Un Passaggio Obbligatorio

L’ascolto del minore rappresenta una fase fondamentale nel processo di assegnazione dell’affidamento. Secondo l’art. 337-octies del Codice Civile, il giudice deve ascoltare i minori che abbiano compiuto dodici anni, o anche di età inferiore, se ritenuti capaci di discernimento.

Per un approfondimento sull’argomento, vi consigliamo di leggere il seguente articolo: Cosa Fare Se il Bambino Non Vuole Andare dal Padre?

Come Avviene l’Ascolto

Il giudice può disporre l’ascolto del minore personalmente o delegare tale funzione a un consulente tecnico o a un assistente sociale. È importante che l’audizione sia condotta in un ambiente sereno per garantire la massima libertà di espressione.

Rilevanza delle Dichiarazioni del Minore

Le dichiarazioni del minore vengono considerate nell’insieme delle prove, ma non sono vincolanti. Il giudice deve tener conto della capacità del minore di comprendere la situazione e della possibilità che le sue opinioni siano influenzate da uno dei genitori.

Cassazione Civile, Sezione VI, Sentenza n. 4001 del 2024: “L’ascolto del minore rappresenta un momento centrale nella decisione sull’affidamento, ma le sue dichiarazioni devono essere valutate nel contesto complessivo degli elementi di prova disponibili.”

Le dichiarazioni del minore sono particolarmente importanti. Sul punto vi segnaliamo un articolo in cui abbiamo trattato il caso in cui il rifiuto consapevole del minore ha comportato la sospensione degli incontri con il padre (Diritto alla bigenitorialità: sospesi incontri col padre in caso di rifiuto consapevole).

Il Ruolo dei Servizi Sociali e dei Consulenti Tecnici d’Ufficio

I servizi sociali e i consulenti tecnici d’ufficio (CTU) svolgono un ruolo cruciale nell’affidamento dei figli, fornendo al giudice valutazioni oggettive sulle condizioni familiari.

Relazioni dei Servizi Sociali

Le relazioni dei servizi sociali offrono un quadro sulla situazione familiare e vengono redatte dopo visite domiciliari e incontri con i genitori e i figli. Sono utilizzate dal giudice per comprendere meglio le dinamiche familiari e valutare la soluzione più adeguata.

Nelle situazioni di forte conflittualità è possibile anche un affidamento della prole a favore del servizio sociale e la nomina di un curatore speciale.

Sul punto vi segnaliamo questo articolo: Affidamento al servizio sociale: rilevanza giuridica e implicazioni pratiche.

Consulenze Tecniche d’Ufficio

Il CTU viene nominato per fornire un parere tecnico su questioni specifiche, come la capacità genitoriale o la necessità di supporto psicologico per il minore. Le conclusioni del CTU possono avere un impatto significativo sulla decisione finale.

L’assegnazione dei figli in caso di separazione è un processo complesso che richiede una valutazione approfondita delle circostanze familiari.

Il superiore interesse del minore rimane il criterio guida per le decisioni giudiziarie, ma ogni caso presenta specificità che devono essere attentamente considerate.

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