Nel contesto di una separazione o di un divorzio, uno degli aspetti che spesso si presenta è la mancata voltura delle utenze domestiche.
Se volete saperne di più, vi proponiamo la lettura dell’articolo successivo: Chi paga le utenze in caso di separazione?
Il principio di base è che il coniuge a cui viene assegnata la casa coniugale vivrà nella stessa e deve pertanto pagare anche le relative utenze. Ciò comporta che il coniuge – ad esempio la moglie – sarà tenuto ad attivarsi per effettuare il trasferimento delle utenze di energia, gas, acqua, internet e similari.
Pertanto, il coniuge assegnatario dovrà pagare le spese condominiali e tutte le bollette per le utenze. A questa regola vi possono essere delle eccezioni ma solo nel caso in cui, nella sentenza di separazione o divorzio, il giudice abbia stabilito una ripartizione diversa.
Se desiderate ulteriori informazioni, vi invitiamo a leggere il seguente articolo: Assegnazione della Casa Coniugale: Quando Spetta e Chi Ne Ha Diritto
Che Cos’è la Voltura delle Utenze?
La voltura è una modifica del contratto che consente di cambiare il nome dell’intestatario, mantenendo invariate le condizioni contrattuali, la potenza contrattuale e le tariffe concordate.
In altri termini con la voltura non si effettua un nuovo contratto ma semplicemente un cambio di intestatario.
Questo processo si applica a utenze come:
- Energia elettrica
- Gas
- Acqua
- Telefonia e Internet
In caso di divorzio o separazione, la voltura è essenziale per assicurare che le fatture siano indirizzate correttamente alla persona che rimane nella casa coniugale.
Diversamente, il coniuge non collocatario si troverà costretto non solo a lasciare la casa coniugale, ma anche a pagare le utenze della stessa.
Se non si procede alla modifica dell’intestatario, in caso di mancato pagamento, l’azienda che eroga il servizio chiederà il pagamento comunque all’intestatario, sebbene via sia la separazione e l’assegnazione della casa coniugale all’altra parte.
Chi è Obbligato a fare la Voltura delle Utenze?
La giurisprudenza è pacifica nell’affermare che il coniuge assegnatario dell’abitazione è colui che deve pagare le spese relative alle forniture luce, gas e acqua sia .
Il coniuge assegnatario della casa coniugale ha quindi il diritto e il dovere di provvedere alla modifica dell’intestazione dei contratti, effettuando la “voltura” a suo nome di tutte le utenze presente nella casa coniugale.
Posso staccare le utenze della casa coniugale se la mia ex moglie non fa la voltura?
Non si può fare! difatti tale condotta è penalmente rilevante.
La Corte di Cassazione ha infatti chiarito che staccare le utenze al coniuge che non abbia provveduto ad eseguire la voltura configura il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle persone previsto dall’art. 393 c.p.
Cosa Fare se l’Ex Moglie Non Effettua la Voltura delle Utenze?
È necessario rivolgersi al Giudice per ottenere un ordine di fare, che stabilisca l’ordine coattivo di provvedere alla voltura.
La necessità di rivolgersi al giudice ha una sua logica: nessuno è legittimato a prevaricare gli altri e farsi giustizia da sé. Il ricorso al giudice garantisce alla controparte di poter spiegare i motivi della mancata voltura delle utenze.
Chiaramente nel caso in cui i motivi non siano giustificati la parte subirà una condanna alle spese del processo.
Ottenuto l’ordine coattivo si potrà procedere con l’esecuzione forzata.
Posso chiedere il rimborso delle fatture pagate?
Come spiegato se il coniuge assegnatario dell’immobile non provvede ad effettuare la voltura delle utenze domestiche, le stesse continuando ad essere intestate all’altra parte, quest’ultimo si troverà a dover sostenere i costi di acqua, gas e luce senza neppure usufruire ed abitare nella casa coniugale.
Ci domandiamo se il marito (nel caso in cui fosse il coniuge non assegnatario) può chiedere il rimborso delle fatture pagate per le utenze ancora a lui intestate.
Certamente potrà chiedere il rimborso ed anche questa volta, se l’ex moglie si rifiuta di pagare si dovrà ricorrere la giudice avviando un decreto ingiuntivo.
Documenti necessari per richiedere il rimborso delle fatture
Si tratta di un procedimento semplificato e veloce. L’avvocato presenterà un ricorso per decreto ingiuntivo allegando:
- provvedimento di assegnazione della casa coniugale
- ricevute delle fatture pagate anche intestate al coniuge non assegnatario
Ottenuto il decreto ingiuntivo si potrà procedere per l’esecuzione forzata nel caso in cui non vi sia il pagamento spontaneo da parte del coniuge assegnatario.
Effettuare la voltura delle utenze in seguito ad una separazione o un divorzio è essenziale per garantire una gestione ordinata e non creare occasioni di “conflitto” tra le parti.