L “affido condiviso con genitori in città diverse” è una delle tematiche più delicate e complesse quando si affronta una separazione. Quando i genitori vivono in città lontane, possono sorgere dubbi legittimi su come gestire l’affidamento dei figli.
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In questo articolo, esploreremo le regole legali sull’affido condiviso, le circostanze che consentono deroghe a questa modalità e come la giurisprudenza affronta il tema della distanza geografica tra i genitori.
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Cos’è l’Affido Condiviso?
L’affido condiviso è il regime legale in cui entrambi i genitori sono responsabili della cura e dell’educazione dei figli, anche dopo la separazione. Introdotto dalla legge n. 54/2006, si basa sul principio di bigenitorialità, che garantisce al minore di mantenere un legame forte con entrambi i genitori. L’obiettivo principale è garantire un equilibrio emotivo e psicologico per i figli, permettendo loro di crescere con il supporto e la presenza di entrambi i genitori.
Quando si Deroga all’Affido Condiviso?
In alcune situazioni, è possibile derogare dall’affido condiviso e optare per l’affido esclusivo. Le cause principali che giustificano tale decisione includono:
- Inadeguatezza di uno dei genitori nel prendersi cura del bambino.
- Situazioni di violenza domestica o abuso.
- Rifiuto del minore a instaurare un legame con uno dei genitori.
- Distanza geografica che rende difficile l’affido condiviso.
Il giudice deve sempre valutare l’interesse del minore, prendendo in considerazione le circostanze specifiche e l’impatto emotivo sulla vita del bambino.
Genitori con Abitazioni Distanti: È Possibile l’Affido Condiviso?
Una delle domande più comuni riguarda la distanza geografica tra i genitori e la possibilità di mantenere l’affido condiviso. Se uno dei genitori si trasferisce in una città diversa, questo influisce automaticamente sull’affido condiviso?
La Giurisprudenza sull’Affido Condiviso a Distanza
La Corte di Cassazione, con le ordinanze n. 15815/2022 e n. 35253/2023, ha stabilito che la distanza fisica tra i genitori non preclude l’applicazione dell’affido condiviso. La legge permette che i genitori possano essere coinvolti attivamente nella vita del figlio, anche se risiedono lontano l’uno dall’altro.
Tuttavia, la distanza può influire sulla frequenza dei contatti tra genitore e figlio, e sulla modulazione delle visite. In alcuni casi, il giudice può stabilire modalità di soggiorno che tengano conto della logistica, ma sempre nell’ottica di garantire il benessere del minore.
Esempi di Soluzioni Pratiche per l’Affido Condiviso a Distanza
Quando i genitori vivono lontani, è importante adottare soluzioni pratiche che facilitino il mantenimento di un rapporto equilibrato con entrambi i genitori. Alcuni esempi includono:
- Visite programmate in periodi più lunghi, come durante le vacanze scolastiche.
- Comunicazione digitale per mantenere un contatto quotidiano, tramite videochiamate o messaggi.
- Accordi flessibili che permettano al genitore lontano di partecipare a eventi importanti nella vita del figlio, come compleanni o cerimonie scolastiche.
Affido Condiviso e Diritto del Minore: Il Ruolo del Giudice
Il giudice ha la responsabilità di prendere decisioni che rispecchino sempre l’interesse del minore. In caso di separazione, è essenziale che l’affido condiviso venga mantenuto, a meno che non ci siano prove concrete che uno dei genitori non sia in grado di assolvere ai suoi doveri genitoriali.
Quando il Giudice può Escludere l’Affido Condiviso?
Il giudice può considerare l’affido esclusivo in casi di:
- Violenza domestica o altri comportamenti dannosi per il benessere del minore.
- Inadeguatezza educativa di uno dei genitori.
- Gravi difficoltà nel mantenere una comunicazione adeguata tra i genitori a causa della distanza.
Tuttavia, la Corte di Cassazione ha ribadito che l’affido condiviso non deve essere escluso in maniera automatica a causa della distanza geografica tra i genitori.
Affido Condiviso con Genitori in Città Diverse: Contatta il Nostro Studio Legale
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