La separazione non coinvolge solo i coniugi, ma spesso pone interrogativi sul destino degli animali domestici, considerati veri e propri membri della famiglia.
Vediamo come il diritto italiano disciplina l’affido del cane o gatto in caso di separazione.
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Cosa Dice la Legge Italiana sull’Affido degli Animali Domestici
In Italia, non esiste una normativa specifica per l’affido degli animali domestici in caso di separazione o divorzio. Tuttavia, i tribunali hanno iniziato a riconoscere l’importanza del benessere dell’animale e il suo legame affettivo con i proprietari.
- Codice Civile: Gli animali domestici sono considerati beni mobili, ma la giurisprudenza moderna li tratta come esseri senzienti.
- Interesse del Benessere Animale: La decisione sull’affido tiene conto di chi può garantire le migliori condizioni di vita al cane o gatto.
- Accordi tra le Parti: In molti casi, l’affido viene regolato consensualmente tra i coniugi.
A Chi Spetta l’Affido del Cane o Gatto in Caso di Separazione
L’affido degli animali domestici dipende da diversi fattori che il giudice o le parti considerano:
- Chi si prende cura dell’animale: Viene analizzata la relazione pregressa tra il coniuge e l’animale.
- Condizioni economiche: Chi può garantire le spese veterinarie, il cibo e la cura adeguata.
- Spazi adeguati: L’abitazione deve essere idonea a ospitare il cane o il gatto.
- Figli Minori: L’animale potrebbe essere affidato al genitore collocatario, per garantire continuità affettiva ai figli.
Come Funziona l’Affido Condiviso degli Animali
Sempre più coppie optano per l’affido condiviso del cane o gatto, simile all’affidamento dei figli:
- Turni di Custodia: L’animale trascorre periodi alternati con ciascun coniuge.
- Spese Condivise: Le spese veterinarie e alimentari vengono divise proporzionalmente.
- Benessere dell’Animale: Deve essere garantita la stabilità emotiva e fisica dell’animale.
Cosa Succede se Non Si Trova un Accordo sull’Affido
In caso di disaccordo, la decisione sull’affido del cane o gatto spetta al giudice. I criteri principali considerati sono:
- Precedente Gestione: Chi si occupava prevalentemente dell’animale durante la convivenza.
- Legame Affettivo: Il giudice può valutare quale coniuge abbia un legame più stretto con l’animale.
- Stabilità dell’Ambiente: Viene preferito il coniuge che offre maggiore stabilità e sicurezza.
Affido del Cane o Gatto e Figli Minori: Cosa Dice la Giurisprudenza
Secondo alcune sentenze recenti:
- Tribunale di Milano (2022): L’affido di un cane è stato assegnato al genitore collocatario dei figli minori per preservare la routine familiare.
- Tribunale di Roma (2020): Ha stabilito un regime di affido condiviso per un gatto, con turni alternati di cura tra i coniugi.
Come Regolamentare l’Affido degli Animali Domestici
Per evitare conflitti, si consiglia di:
- Stipulare un Accordo: Definire in modo chiaro turni di custodia, spese e responsabilità.
- Valutare il Benessere dell’Animale: Privilegiare sempre le esigenze del cane o gatto.
- Chiedere Consulenza Legale: Un avvocato esperto in diritto di famiglia può aiutare a trovare la soluzione migliore.
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