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PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Casa Coniugale: Si Può Assegnare Anche Se la Moglie Ha Altra Casa?

Indice

L’assegnazione della casa coniugale è uno dei temi piĂš discussi in caso di separazione o divorzio, soprattutto quando il genitore collocatario possiede giĂ  un immobile di proprietĂ .

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Questo articolo analizza le principali decisioni della giurisprudenza e i criteri adottati dai giudici.

A Chi Va La Casa Familiare?

L’assegnazione della casa familiare viene disposta dal giudice con l’obiettivo di tutelare i figli. Il provvedimento si applica nei seguenti casi:

  • Presenza di figli minori;
  • Figli maggiorenni ma non autosufficienti (purchĂŠ con meno di 30 anni);
  • Figli portatori di grave handicap.

Il genitore presso cui i figli vengono collocati ottiene il diritto di abitazione nella casa familiare, indipendentemente dalla sua condizione economica o dalla presenza di altri immobili di proprietĂ . Tale diritto permane fino a quando i figli convivono con il genitore collocatario o perdono il diritto al mantenimento.

Il Ruolo Dei Figli Nell’Assegnazione

Il principio guida nell’assegnazione della casa familiare è evitare ai figli ulteriori traumi derivanti dal trasferimento, oltre alla disgregazione familiare. Questo significa che il diritto di abitazione viene garantito anche se:

  • Il genitore collocatario è benestante;
  • Il genitore ha ricevuto un addebito di separazione.

In tutti i casi, l’interesse primario è la tutela della stabilità dei figli.

A Chi Va La Casa Dopo La Separazione?

L’assegnazione della casa coniugale spetta al genitore collocatario, indipendentemente dal tipo di unione tra i coniugi. Anche in caso di convivenza more uxorio, il giudice può disporre l’assegnazione della casa al genitore presso cui i figli risiedono prevalentemente.

Questo principio vale anche per:

  • Case in affitto, con la voltura del contratto;
  • Case in comodato d’uso, purchĂŠ destinate alla famiglia.

Il diritto di abitazione si applica esclusivamente alla casa che era sede della vita familiare e non ad altre proprietĂ .

Cosa Succede Se L’Ex Ha Una Casa Di Proprietà?

Un genitore collocatario che possiede giĂ  un immobile non perde automaticamente il diritto di abitazione nella casa coniugale. Secondo la giurisprudenza, il giudice può assegnare la casa familiare al genitore collocatario anche se quest’ultimo:

  • Possiede un appartamento sfitto e non messo a reddito;
  • Ha altre proprietĂ  immobiliari non utilizzate.

Questo perché l’assegnazione non è un sostegno economico al genitore ma una tutela per i figli, per garantirne la continuità abitativa.

Pertanto la possibilitĂ  di un alternativa (avere un altro immobile dove andare a vivere) può essere valutata solo consensualmente e comunque nell’interesse della prole.

Come Si Può Tutelare La Casa Familiare?

Se si vuole evitare che la casa coniugale venga assegnata all’ex, ci sono alcune strategie legali da considerare:

  1. Intestare la casa a un familiare e stipulare un contratto di comodato d’uso con scadenza specifica. In questo modo, la casa non può essere oggetto di assegnazione.

  2. Vivere in affitto e mettere la propria casa a reddito con un contratto di locazione. Il giudice assegna il diritto di abitazione solo sulla casa utilizzata come domicilio familiare.

Assegnazione Casa Coniugale: Domande Frequenti e Risposte Pratiche

1. A chi spetta la casa coniugale in caso di separazione?

La casa coniugale viene assegnata al genitore collocatario dei figli, indipendentemente dal tipo di unione (matrimonio o convivenza more uxorio).

2. La casa coniugale può essere assegnata al genitore collocatario anche se possiede altri immobili?

SÏ, il genitore collocatario può ottenere la casa coniugale anche se possiede altri immobili, per garantire la continuità abitativa ai figli.

3. Cosa succede se la casa familiare è in affitto?

Il giudice assegna il diritto di abitazione al genitore collocatario e il contratto di affitto può essere volturato a suo nome.

4. I figli maggiorenni garantiscono ancora il diritto di abitazione nella casa coniugale?

SĂŹ, se i figli maggiorenni non sono autosufficienti (di norma, con meno di 30 anni) o portatori di handicap grave, il genitore collocatario mantiene il diritto di abitazione.

5. È possibile evitare che la casa coniugale venga assegnata all’ex?

SĂŹ, alcune strategie includono intestare la casa a un familiare con contratto di comodato d’uso o mettere l’immobile a reddito con un contratto di locazione.

6. L’assegnazione della casa coniugale vale anche per coppie non sposate?

SÏ, anche nelle convivenze more uxorio, il giudice può assegnare la casa al genitore presso cui risiedono prevalentemente i figli.

7. Qual è l’obiettivo principale dell’assegnazione della casa familiare?

L’obiettivo è tutelare la stabilità dei figli, evitando traumi legati al trasferimento durante la separazione.

8. Cosa succede alla casa in comodato d’uso familiare in caso di separazione?

Se la casa è in comodato d’uso concesso da un familiare, il giudice può comunque assegnarla al genitore collocatario, se destinata alla famiglia.

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L’assegnazione della casa coniugale è un tema complesso che richiede una valutazione approfondita della situazione familiare. Per proteggere i tuoi interessi e quelli dei tuoi figli, è fondamentale agire con consapevolezza e con il supporto di un legale esperto in diritto di famiglia. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata.

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