L’assegnazione della casa coniugale è uno dei temi piĂš discussi in caso di separazione o divorzio, soprattutto quando il genitore collocatario possiede giĂ un immobile di proprietĂ .
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Questo articolo analizza le principali decisioni della giurisprudenza e i criteri adottati dai giudici.
A Chi Va La Casa Familiare?
L’assegnazione della casa familiare viene disposta dal giudice con l’obiettivo di tutelare i figli. Il provvedimento si applica nei seguenti casi:
- Presenza di figli minori;
- Figli maggiorenni ma non autosufficienti (purchĂŠ con meno di 30 anni);
- Figli portatori di grave handicap.
Il genitore presso cui i figli vengono collocati ottiene il diritto di abitazione nella casa familiare, indipendentemente dalla sua condizione economica o dalla presenza di altri immobili di proprietĂ . Tale diritto permane fino a quando i figli convivono con il genitore collocatario o perdono il diritto al mantenimento.
Il Ruolo Dei Figli NellâAssegnazione
Il principio guida nellâassegnazione della casa familiare è evitare ai figli ulteriori traumi derivanti dal trasferimento, oltre alla disgregazione familiare. Questo significa che il diritto di abitazione viene garantito anche se:
- Il genitore collocatario è benestante;
- Il genitore ha ricevuto un addebito di separazione.
In tutti i casi, lâinteresse primario è la tutela della stabilitĂ dei figli.
A Chi Va La Casa Dopo La Separazione?
Lâassegnazione della casa coniugale spetta al genitore collocatario, indipendentemente dal tipo di unione tra i coniugi. Anche in caso di convivenza more uxorio, il giudice può disporre l’assegnazione della casa al genitore presso cui i figli risiedono prevalentemente.
Questo principio vale anche per:
- Case in affitto, con la voltura del contratto;
- Case in comodato dâuso, purchĂŠ destinate alla famiglia.
Il diritto di abitazione si applica esclusivamente alla casa che era sede della vita familiare e non ad altre proprietĂ .
Cosa Succede Se LâEx Ha Una Casa Di ProprietĂ ?
Un genitore collocatario che possiede giĂ un immobile non perde automaticamente il diritto di abitazione nella casa coniugale. Secondo la giurisprudenza, il giudice può assegnare la casa familiare al genitore collocatario anche se quest’ultimo:
- Possiede un appartamento sfitto e non messo a reddito;
- Ha altre proprietĂ immobiliari non utilizzate.
Questo perchĂŠ lâassegnazione non è un sostegno economico al genitore ma una tutela per i figli, per garantirne la continuitĂ abitativa.
Pertanto la possibilitĂ di un alternativa (avere un altro immobile dove andare a vivere) può essere valutata solo consensualmente e comunque nell’interesse della prole.
Come Si Può Tutelare La Casa Familiare?
Se si vuole evitare che la casa coniugale venga assegnata allâex, ci sono alcune strategie legali da considerare:
Intestare la casa a un familiare e stipulare un contratto di comodato dâuso con scadenza specifica. In questo modo, la casa non può essere oggetto di assegnazione.
Vivere in affitto e mettere la propria casa a reddito con un contratto di locazione. Il giudice assegna il diritto di abitazione solo sulla casa utilizzata come domicilio familiare.
Assegnazione Casa Coniugale: Domande Frequenti e Risposte Pratiche
1. A chi spetta la casa coniugale in caso di separazione?
La casa coniugale viene assegnata al genitore collocatario dei figli, indipendentemente dal tipo di unione (matrimonio o convivenza more uxorio).
2. La casa coniugale può essere assegnata al genitore collocatario anche se possiede altri immobili?
SÏ, il genitore collocatario può ottenere la casa coniugale anche se possiede altri immobili, per garantire la continuità abitativa ai figli.
3. Cosa succede se la casa familiare è in affitto?
Il giudice assegna il diritto di abitazione al genitore collocatario e il contratto di affitto può essere volturato a suo nome.
4. I figli maggiorenni garantiscono ancora il diritto di abitazione nella casa coniugale?
SĂŹ, se i figli maggiorenni non sono autosufficienti (di norma, con meno di 30 anni) o portatori di handicap grave, il genitore collocatario mantiene il diritto di abitazione.
5. Ă possibile evitare che la casa coniugale venga assegnata all’ex?
SĂŹ, alcune strategie includono intestare la casa a un familiare con contratto di comodato dâuso o mettere l’immobile a reddito con un contratto di locazione.
6. Lâassegnazione della casa coniugale vale anche per coppie non sposate?
SÏ, anche nelle convivenze more uxorio, il giudice può assegnare la casa al genitore presso cui risiedono prevalentemente i figli.
7. Qual è lâobiettivo principale dellâassegnazione della casa familiare?
Lâobiettivo è tutelare la stabilitĂ dei figli, evitando traumi legati al trasferimento durante la separazione.
8. Cosa succede alla casa in comodato dâuso familiare in caso di separazione?
Se la casa è in comodato dâuso concesso da un familiare, il giudice può comunque assegnarla al genitore collocatario, se destinata alla famiglia.
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