PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Comunione Dei Beni e Pignoramento Conto Corrente Della Moglie?

Indice

Si Può Pignorare Il Conto Corrente Della Moglie In Regime Di Comunione Dei Beni?

SÏ, è possibile pignorare il conto corrente della moglie se si è in regime di comunione dei beni, ma solo in determinate condizioni.

In regime di comunione legale dei beni, il patrimonio formato dai beni acquistati dopo il matrimonio appartiene a entrambi i coniugi in misura uguale. Tuttavia, non tutti i debiti di un coniuge giustificano l’aggressione ai beni comuni. La legge distingue chiaramente tra debiti contratti per esigenze familiari e debiti personali.

Se il debito è stato contratto per il soddisfacimento dei bisogni della famiglia, come spese per il sostentamento dei figli, affitto della casa coniugale o bollette, il creditore può agire direttamente sui beni della comunione, inclusi i conti correnti cointestati o anche intestati esclusivamente all’altro coniuge, a condizione che le somme presenti siano considerate comuni.

Quando si tratta invece di debiti personali – ad esempio derivanti da attività imprenditoriali, sanzioni fiscali o responsabilità extracontrattuali – l’accesso ai beni comuni è subordinato a una regola di carattere sussidiario.

Hai ricevuto un atto di pignoramento o hai il timore che possa accadere? Contattaci subito per una consulenza legale personalizzata, anche in video-call. 

Cosa Prevede La Comunione Dei Beni In Caso Di Debiti Di Uno Solo Dei Coniugi?

La comunione legale dei beni è il regime patrimoniale che si applica automaticamente ai coniugi, salvo scelta diversa mediante separazione dei beni. In questo regime, tutti i beni acquistati durante il matrimonio, con alcune eccezioni, appartengono ad entrambi i coniugi in parti uguali.

Oltre i beni rientrano nella comunione anche i debiti.

Debiti Personali E Regola Di SussidiarietĂ : Cosa Significa E Come Funziona

Quando un coniuge contrae debiti personali, come quelli derivanti da attività imprenditoriali in proprio, cartelle esattoriali per imposte non pagate, multe, responsabilità civili o danni extracontrattuali, il patrimonio in comunione non è immediatamente esposto al rischio di esecuzione. In questi casi entra in gioco la cosiddetta regola di sussidiarietà, prevista dall’art. 189 del codice civile.

ART. 189 c.c. – I beni della comunione, fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato, rispondono, quando i creditori non possono soddisfarsi sui beni personali, delle obbligazioni contratte, dopo il matrimonio, da uno dei coniugi per il compimento di atti eccedenti l’ordinaria amministrazione senza il necessario consenso dell’altro.

I creditori particolari di uno dei coniugi, anche se il credito è sorto anteriormente al matrimonio, possono soddisfarsi in via sussidiaria sui beni della comunione, fino al valore corrispondente alla quota del coniuge obbligato. Ad essi, se chirografari, sono preferiti i creditori della comunione.

Il Significato Giuridico Della SussidiarietĂ 

La sussidiarietà impone al creditore l’obbligo di esaurire preventivamente l’aggressione ai beni esclusivi del debitore. Solo se questi risultano insufficienti, inesistenti o incapienti, l’azione esecutiva può estendersi ai beni in comunione legale, ma entro i limiti della metà del loro valore. Questo perché si presume che l’altra metà appartenga al coniuge non debitore, che è giuridicamente un terzo rispetto al rapporto obbligatorio.

Esempio pratico: Davide ha un debito di 60.000 euro verso l’Agenzia delle Entrate. I suoi beni personali ammontano a soli 10.000 euro. Il creditore, verificata l’insufficienza, può agire sulla comunione legale per recuperare i restanti 50.000 euro, ma solo nella misura del 50% dei beni in comunione, pari alla quota che si presume appartenga al debitore.

La Proporzione Nell’Esecuzione E I Diritti Del Coniuge Non Debitore

Il coniuge non debitore può intervenire nel processo esecutivo per opporre la propria titolarità sui beni in comunione o per limitare l’azione del creditore alla sola parte riconducibile al debitore. In tal senso, può:

  • Proporre opposizione di terzo ex art. 619 c.p.c. se beni suoi esclusivi vengono erroneamente aggrediti

  • Documentare che il bene, pur formalmente in comunione, è stato acquistato con fondi propri (ereditĂ , donazioni)

  • Richiedere la divisione dei beni in comunione, per isolare la propria quota dalla parte pignorabile

Questo meccanismo di difesa è fondamentale per evitare che l’intera massa dei beni familiari venga travolta da debiti che non sono stati contratti congiuntamente.

Nel contesto esecutivo, tuttavia, le tutele previste dalla sussidiarietĂ  possono risultare inefficaci se non si agisce tempestivamente. In particolare:

  • Il creditore può ottenere il pignoramento anche senza dimostrare preventivamente l’insufficienza dei beni personali, salvo opposizione

  • La ripartizione dei beni comuni non è automatica: spetta al coniuge non debitore dimostrare la propria titolaritĂ  o proporre opposizione

In definitiva, la regola di sussidiarietà tutela il coniuge non debitore solo se questo interviene in modo attivo nel procedimento, con assistenza legale mirata e con documentazione concreta. 

Quando È Possibile Il Pignoramento Del Conto Corrente Della Moglie?

Conto Intestato Solo Alla Moglie

Il fatto che un conto corrente sia intestato esclusivamente alla moglie non garantisce, di per sé, l’immunità dal pignoramento da parte dei creditori del marito. In regime di comunione legale dei beni, infatti, ciò che rileva non è l’intestazione formale del conto, ma la provenienza delle somme in esso depositate.

Origine Delle Somme: L’Elemento Decisivo

Nel diritto di famiglia, l’origine del denaro è il criterio dirimente per determinare se un bene rientra o meno nella comunione legale. A titolo esemplificativo:

  • Se la moglie riceve stipendi, compensi o proventi professionali maturati durante il matrimonio, questi rientrano nella comunione dei beni ma solo con la separazione (c.d. comunione de residuo)

  • Se il conto contiene somme derivanti da donazioni, ereditĂ  o attivitĂ  precedenti alle nozze, tali fondi sono considerati beni personali, quindi esclusi dal pignoramento

Solo nel caso in cui non si tratti di beni personali, il creditore del marito può agire sul conto intestato alla moglie, in quanto contenente somme che giuridicamente sono anche del coniuge debitore.

Diversamente, invece, la moglie potrà opporre la natura personale del denaro e impedire l’esecuzione forzata.

Tuttavia, l’opposizione sarà accolta solo se accompagnata da prove concrete. In mancanza di prove contrarie, le somme versate durante il matrimonio vengono presunte comuni, anche se depositate su conti formalmente intestati a un solo coniuge. Il creditore può quindi ottenere il pignoramento e agire per il recupero del credito, sostenendo che le somme rientrano nella massa aggredibile

Conto Cointestato E Rischio Pignoramento

Il conto corrente cointestato tra coniugi rappresenta uno strumento utile per la gestione condivisa delle finanze familiari. Tuttavia, in caso di pignoramento per debiti personali di uno dei due, può diventare oggetto di aggressione da parte del creditore. In assenza di indicazioni diverse, si presume che il saldo disponibile appartenga in parti uguali a ciascun intestatario. Di conseguenza, il creditore può legittimamente pignorare fino al 50% delle somme presenti, considerandole come spettanti al debitore.

La giurisprudenza consolidata (Cass. civ. n. 15876/2019) afferma che, in caso di conto corrente cointestato, si applica una presunzione legale di pari appartenenza delle somme, salvo prova contraria.

La ratio della norma è favorire la certezza nei rapporti giuridici e la tutela del creditore, il quale non è tenuto a indagare sull’effettiva titolarità delle somme. Tuttavia, questa presunzione non è assoluta e può essere vinta con prova documentale.

Conto Intestato Alla Moglie Ma Alimentato Dal Marito

Un’ulteriore complessità si ha quando il conto è intestato alla moglie ma alimentato da bonifici o accrediti provenienti dal marito. Anche in questo caso, il conto può essere soggetto a pignoramento poiché le somme trasferite potrebbero essere considerate strumentali a eludere i creditori, con il rischio di azione revocatoria.

Come Difendersi Dal Pignoramento In Regime Di Comunione Dei Beni?

Ecco alcune strategie legali per proteggere il patrimonio:

  • Separazione dei beni tramite atto notarile.

  • Dimostrazione della natura personale delle somme presenti sul conto.

  • Opposizione di terzo per contestare l’esecuzione.

  • Prova della destinazione esclusiva a bisogni personali o familiari del coniuge non debitore.

Comunione Dei Beni E Pignoramento Conto Corrente Della Moglie: Quando Rivolgersi A Un Avvocato

Se sei in regime di comunione dei beni e ti è stato notificato un atto di pignoramento del conto corrente della moglie, è essenziale agire tempestivamente. La normativa è complessa e ricca di eccezioni, e un errore nella gestione può compromettere irrimediabilmente la solidità economica familiare.

I nostri avvocati, esperti in diritto di famiglia e procedure esecutive, offrono consulenze su misura per affrontare e risolvere queste problematiche, anche con la possibilitĂ  di effettuare video-call per valutare ogni dettaglio del tuo caso.

Contattaci subito per ottenere una consulenza legale professionale e proteggere i tuoi diritti e quelli della tua famiglia.

FAQ sul Pignoramento del Conto Corrente della Moglie in Comunione dei Beni: Cosa Fare?

1. Si può pignorare il conto corrente intestato solo alla moglie in comunione dei beni?

SÏ, se le somme sul conto derivano da redditi comuni o non sono provatamente personali, il creditore del marito può ottenere il pignoramento.

2. Quando il conto della moglie è escluso dal pignoramento?

Il conto è escluso dal pignoramento se contiene solo fondi personali della moglie, come eredità, donazioni o redditi precedenti al matrimonio.

3. Il creditore può pignorare un conto cointestato tra marito e moglie?

SÏ, il creditore può pignorare fino al 50% del saldo, salvo prova contraria sulla reale titolarità delle somme.

4. Cosa succede se il conto della moglie è alimentato dal marito?

Il conto può essere pignorato se il denaro trasferito è considerato comune o usato per eludere i creditori; il rischio di revocatoria è concreto.

5. Cosa significa la regola di sussidiarietĂ  nei debiti personali?

Significa che i creditori del coniuge debitore possono agire sui beni comuni solo se i beni personali sono insufficienti, e solo per la quota del debitore.

6. Come può difendersi il coniuge non debitore dal pignoramento?

Può dimostrare che i beni sono esclusivamente suoi, proporre opposizione di terzo o chiedere la divisione dei beni in comunione.

7. In comunione dei beni, quali somme sul conto sono pignorabili?

Sono pignorabili le somme derivanti da redditi da lavoro o attivitĂ  svolte durante il matrimonio, salvo prova della natura personale.

8. Quando è utile la separazione dei beni per evitare il pignoramento?

La separazione dei beni protegge i patrimoni individuali, evitando che i debiti di un coniuge ricadano sui beni dell’altro.

9. È possibile bloccare un pignoramento già avviato?

Sì, presentando opposizione tempestiva e documentazione che provi la natura personale delle somme o l’inesistenza della comunione.

L articolo ti è stato utile?
Search
Hai un dubbio? CONTATTACI senza impegno