Aggiornato il 24/12/2024
Cosa succede ai soldi in banca alla morte del coniuge?
Facciamo un esempio concreto:
Maria e Giovanni, marito e moglie, possiedono un conto cointestato a firma disgiunta. Alla morte di Giovanni, Maria si reca in banca per prelevare lâintero saldo, ma viene informata che solo la sua quota del 50% è immediatamente disponibile, mentre la restante metà è congelata fino alla conclusione della pratica successoria.
Ă realmente cosĂŹ? cerchiamo di analizzare nel dettaglio il problema.
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Cosa si intende per conto cointestato?
Il conto cointestato è chiaramente il caso in cui due (o piÚ persone) condividono la titolarità delle somme di denaro depositate su un conto corrente bancario .
I conti cointestati possono essere:
- a firma congiunta, dove per poter effettuare operazioni sulle somme depositate è necessario il consenso e la firma di tutti i titolari del conto;
- a firma disgiunta, in cui ogni contitolare ha la possibilitĂ di compiere operazioni in modo indipendente, senza dover chiedere l’autorizzazione agli altri titolari.
Tale distinzione risulta molto importante, soprattutto nel caso che stiamo analizzando, ossia: cosa succede alla morte del contitolare e se possono essere prelevati i soldi.
In effetti, si possono verificare due situazioni diverse:
- Se il conto è a firma disgiunta, il coniuge superstite potrà continuare a gestire la sua parte di denaro (ad esempio, il 50%), mentre la quota del defunto sarà bloccata dalla banca fino al completamento della pratica di successione;
- Se il conto è a firma congiunta, tutto il denaro verrà congelato fino alla conclusione del processo successorio.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 46512 del 2019, ha stabilito che:
[…] in caso di conto cointestato a firma disgiunta, il contitolare superstite può disporre delle somme, purchĂŠ non vi siano contestazioni da parte degli eredi del defunto. Tuttavia, la banca ha il dovere di verificare l’assenza di eventuali rivendicazioni prima di consentire lâaccesso al saldo completo del conto.
Pertanto, le somme presenti sul conto al momento del decesso verranno liquidate solo dopo aver determinato chi sono gli eredi legittimi.
Sostanzialmente la banca, prima di sbloccare i fondi, richiede una copia della dichiarazione di successione (ossia quel documento che elenca tutti i beni ereditari e viene presentata all’Agenzia delle Entrate per il pagamento delle tasse di successione).
La ratio di tale meccanismo è quella di prevenire eventuali prelievi non autorizzati da parte di persone non legittimate.
Esistono, però, situazioni in cui la dichiarazione di successione non è necessaria:
- Se l’ereditĂ viene trasferita esclusivamente al coniuge e ai parenti in linea diretta (come figli, nipoti o genitori), purchĂŠ il valore complessivo dellâereditĂ non superi i 100.000 euro e non includa beni immobili o diritti reali immobiliari. In questi casi, sarĂ sufficiente presentare alla banca un documento che certifichi lo status di erede e giustifichi lâesonero dalla dichiarazione di successione;
- Se, entro un anno dalla morte del defunto, gli eredi designati rinunciano allâereditĂ o chiedono la nomina di un curatore per gestire lâasse ereditario.
Quando il coniuge superstite può prelevare tutti i soldi dal conto cointestato?
Nel caso di morte di uno dei contitolari, se il conto corrente è a firma disgiunta, la banca non ha il potere di impedire al contitolare superstite di prelevare il denaro, anche dopo il decesso dell’altro intestatario.
Tuttavia, la banca ha l’obbligo di verificare che l’attivitĂ sia legittima, per tutelare i diritti degli eredi.
Sul punto la Cassazione, con la sentenza n. 8068 del 2020, ha chiarito che il coniuge superstite, contitolare di un conto a firma disgiunta, può disporre delle somme, ma qualora si tratti di somme provenienti esclusivamente dai guadagni del defunto, gli eredi hanno il diritto di rivendicarne la loro quota, richiedendo unâazione di restituzione nei confronti del coniuge superstite.
Quando si parla di contitolaritĂ simulata nel conto cointestato
In alcune circostanze, il conto cointestato potrebbe essere stato alimentato esclusivamente dai fondi di uno dei contitolari, come lo stipendio del defunto.
In tali casi, si parla di contitolaritĂ simulata.
Sostanzialmente, se il conto è intestato sia al marito sia alla moglie, ma è stato alimentato unicamente dai redditi del marito, le somme depositate dovranno essere trattate come parte dellâereditĂ , e il coniuge superstite non potrĂ vantare diritti su di esse.
Gli eredi, per far valere i propri diritti, dovranno dimostrare che le somme derivano unicamente dal reddito del defunto.
Guida Pratica: Cosa fare in caso di Conto Cointestato Dopo la Morte di un Titolare?
Come detto, quando uno dei titolari di un conto cointestato decede, le modalitĂ di successione variano a seconda del tipo di intestazione e delle specifiche disposizioni contrattuali.
Difatti, la divisione dell’ereditĂ dei soldi presenti su un conto corrente dipende da diversi fattori, inclusi i desideri del defunto espressi in un testamento, le leggi ereditarie dello Stato in cui è avvenuto il decesso e le disposizioni contrattuali specifiche.
Identificazione di Tutti gli Eredi e Blocco del Conto Cointestato al Momento del Decesso
La banca è tenuta a bloccare temporaneamente il conto dopo il decesso di uno dei titolari. Il blocco è necessario per permettere alla banca di verificare la situazione e accertarsi della divisione dei fondi tra gli eredi. Se il conto è cointestato con diritto di sopravvivenza, tuttavia, la situazione cambia.
Conto Cointestato con Diritto di Sopravvivenza: Come Funziona
Nei casi di conto cointestato con diritto di sopravvivenza (ad esempio, un conto cointestato tra coniugi), alla morte di uno dei titolari, la parte del defunto passa automaticamente all’altro cointestatario. Questo significa che il cointestatario sopravvissuto diventa l’unico proprietario del conto senza necessitĂ di passare attraverso il processo di successione. La banca, in questi casi, rilascerĂ una documentazione che attesta il trasferimento della proprietĂ del conto al titolare superstite.
Conto Cointestato Senza Diritto di Sopravvivenza
Se il conto è cointestato senza una clausola che preveda il diritto di sopravvivenza, la parte del defunto deve essere inclusa nel processo di successione. In questo caso, gli altri cointestatari possono continuare a utilizzare il conto, ma solo per la loro quota. La banca bloccherà la parte del defunto fino a quando non verranno presentate la documentazione e la dichiarazione di successione necessarie per procedere alla divisione dei fondi.
Cosa Fare in Caso di Conto Cointestato: La Procedura
Per procedere alla successione di un conto cointestato, gli eredi devono:
- Notificare il decesso alla banca: Informa tempestivamente la banca del decesso di uno dei titolari, allegando il certificato di morte.
- Presentare la documentazione necessaria: Ogni erede dovrĂ presentare la documentazione richiesta per verificare la sua posizione legale e la sua quota dellâereditĂ .
- Compilare la dichiarazione di successione: Gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione per determinare le modalitĂ di distribuzione dei fondi.
- Attendere il rilascio dei fondi: Una volta completato il processo di successione, la banca sbloccherĂ il conto e procederĂ alla divisione dei fondi tra gli eredi.
In caso di morte di uno dei cointestatari, è fondamentale seguire le procedure corrette per la successione del conto corrente, assicurandosi che tutti gli eredi ricevano la loro giusta parte. La comunicazione tempestiva con la banca e la presentazione della documentazione necessaria sono passaggi cruciali per garantire una successione fluida e conforme alle leggi.
FAQ sulla Gestione Dei Conti Cointestati: Cosa Succede Ai Soldi in Banca?Â
Cosa Succede Ai Soldi in Banca Alla Morte del Coniuge?
Alla morte di un coniuge, i soldi in un conto bancario cointestato a firma disgiunta possono essere gestiti dal coniuge superstite per la sua quota, mentre la parte del defunto è congelata fino alla conclusione della pratica successoria. Se il conto è a firma congiunta, l’intero saldo viene bloccato fino alla definizione della successione.
Posso Prelevare Tutti I Soldi Se Il Conto Ă Cointestato A Firma Disgiunta?
SÏ, il coniuge superstite può prelevare la sua parte, ma la banca verifica che non vi siano contestazioni da parte degli eredi del defunto. La quota del defunto è congelata fino alla conclusione della successione.
Quando Ă Necessaria La Dichiarazione Di Successione Per Prelevare Dal Conto Cointestato?
La dichiarazione di successione è necessaria se l’ereditĂ include beni immobili o supera i 100.000 euro. Se l’ereditĂ riguarda solo il coniuge o parenti diretti, e il valore non supera la soglia, sarĂ sufficiente un documento che certifichi lo status di erede.
Quando La Banca Può Sbloccare Tutti I Fondi Di Un Conto Cointestato Dopo La Morte Del Coniuge?
Nel caso di conto a firma disgiunta, il coniuge superstite può prelevare i fondi, ma la banca deve accertarsi della legittimità delle operazioni. Gli eredi hanno il diritto di rivendicare una parte delle somme provenienti dai guadagni del defunto.
Cosa Si Intende Per ContitolaritĂ Simulata In Un Conto Cointestato?
La contitolaritĂ simulata si verifica quando un conto cointestato è alimentato esclusivamente dai fondi di uno dei titolari. In questo caso, il denaro depositato è considerato parte dell’ereditĂ , e il coniuge superstite non ha diritto a prelevarlo.
Cosa Succede Se Gli Eredi Rinunciano AllâEreditĂ ?
Se gli eredi rinunciano allâereditĂ o chiedono la nomina di un curatore per gestire lâasse ereditario, la banca potrĂ sbloccare i fondi senza necessitĂ della dichiarazione di successione, a condizione che il valore complessivo dellâereditĂ non superi i 100.000 euro e non includa beni immobili.