(articolo aggiornato al 18/02/2025)
Cosa succede ai soldi in banca alla morte del coniuge?
Facciamo un esempio concreto:
Maria e Giovanni, marito e moglie, possiedono un conto cointestato a firma disgiunta. Alla morte di Giovanni, Maria si reca in banca per prelevare lâintero saldo, ma viene informata che solo la sua quota del 50% è immediatamente disponibile, mentre la restante metà è congelata fino alla conclusione della pratica successoria.
Ă realmente cosĂŹ? cerchiamo di analizzare nel dettaglio il problema.
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Quando la Banca Blocca il Conto Corrente?
Alla morte dellâintestatario di un conto corrente, la banca è tenuta a bloccare immediatamente ogni operazione, inclusi prelievi e bonifici, fino allâindividuazione degli eredi legittimi o testamentari. Unica eccezione è la possibilitĂ di autorizzare il prelievo delle somme destinate alle spese funerarie, previo consenso di tutti gli eredi.
NOTA: Per ottenere lo sblocco del conto corrente del defunto e procedere al pagamento delle spese funebri, i familiari devono recarsi presso il Comune di residenza del defunto e attestare di essere gli unici e legittimi eredi. Questo documento, unito allâAtto di Morte, va presentato alla banca, che ha lâobbligo di consentire lo sblocco parziale del conto esclusivamente per coprire i costi del servizio funebre. Si tratta di unâeccezione alla regola generale del blocco dei conti bancari in caso di decesso.
Ma come viene a conoscenza la banca del decesso? Non esiste alcun obbligo per lâistituto di credito di verificare lo stato di salute dei propri clienti. Spetta agli eredi comunicare ufficialmente la morte del titolare tramite raccomandata A/R, telegramma o PEC alla sede della banca di riferimento.
Pertanto se la comunicazione non avviene il conto rimane attivo e laddove si dovessero verificare utilizzi illeciti (ad esempio il conto viene svuotato) la banca non sarĂ responsabile.
Si sottolinea che il prelievo dal conto corrente, effettuato dopo la morte del titolare del conto stesso e prima che la banca abbia avuto notizia del decesso, integra un reato ai danni degli eredi (appropriazione indebita ex art. 646 c.p.) , in quanto è avvenuta una sottrazione del denaro ai legittimi proprietari.
La Banca Può Bloccare il Conto Corrente Cointestato
In caso di conto corrente cointestato la situazione si complica. Infatti una volta ricevuta la comunicazione del decesso la banca deve provvedere a bloccare il conto ma con delle limitazioni.
Sul punto le prassi degli istituti di credito si sono alternate negli anni. In passato la banca bloccava l’intero conto cointestato al fine di non assumersi responsabilitĂ di eventuali prelievi non autorizzati.
Oggi la giurisprudenza ha in piĂš occasioni affermato che – in determinate circostanze – la banca non può limitare il contitolare superstite ad utilizzare le somme presenti nel conto.
Vediamo la problematica nello specifico.
Cosa si intende per conto cointestato?
Il conto cointestato è un conto corrente condiviso da due o piÚ persone, che possono gestire il denaro depositato su un conto corrente bancario secondo determinate regole.
I conti cointestati possono essere:
- a firma congiunta, dove per poter effettuare operazioni sulle somme depositate è necessario il consenso e la firma di tutti i titolari del conto;
- a firma disgiunta, in cui ogni contitolare ha la possibilitĂ di compiere operazioni in modo indipendente, senza dover chiedere l’autorizzazione agli altri titolari.
Tale distinzione risulta molto importante, soprattutto nel caso che stiamo analizzando, ossia: cosa succede alla morte del contitolare e se possono essere prelevati i soldi.
Cosa succede alla morte del contitolare?
Come detto una volta che la banca ha ricevuto comunicazione del decesso, la stessa provvede a bloccare immediatamente il conto, impedendo qualsiasi operazione fino alla verifica degli eredi legittimi o testamentari.
Nel caso di conto corrente cointestato si possono però verificare due situazioni diverse:
Conto corrente a firma congiunta
Se il conto è a firma congiunta, tutto il denaro verrà congelato fino alla conclusione del processo successorio.
In questo caso non vi sono problematiche di rilievo, in quanto le movimentazioni sul conto possono essere disposte solo con il consenso di tutti gli eredi.
Pertanto, le somme presenti sul conto al momento del decesso verranno sbloccate solo dopo aver determinato chi sono gli eredi legittimi.
Sostanzialmente la banca, prima di sbloccare i fondi, richiede una copia della dichiarazione di successione (ossia quel documento che elenca tutti i beni ereditari e viene presentata all’Agenzia delle Entrate per il pagamento delle tasse di successione).
La ratio di tale meccanismo è quella di prevenire eventuali prelievi non autorizzati da parte di persone non legittimate.
Si segnala l’articolo di approfondimento nel caso in cui i coniugi siano in separazione dei beni:Â EreditĂ e Separazione di Beni: Cosa Succede al Conto Corrente?.
Conto corrente a firma Disgiunta
In questo caso è necessario fare un approfondimento.
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 46512 del 2019, ha stabilito che:
[…] in caso di conto cointestato a firma disgiunta, il contitolare superstite può disporre delle somme, purchĂŠ non vi siano contestazioni da parte degli eredi del defunto. Tuttavia, la banca ha il dovere di verificare l’assenza di eventuali rivendicazioni prima di consentire lâaccesso al saldo completo del conto.
In tal senso, se il conto è a firma disgiunta, il coniuge superstite potrà continuare a gestire la sua parte di denaro (ad esempio, il 50%), mentre la quota del defunto sarà bloccata dalla banca fino al completamento della pratica di successione.
Sostanzialmente la banca blocca metĂ del conto e l’altra metĂ rimane a disposizione del cointestatario superstite tramite l’apertura di nuovo c/c. Il rimanente del deposito rimane in attesa degli eredi.
Conto corrente a firma Disgiunta: Cosa Dice la recente Cassazione
Modificando un orientamento consolidato la giurisprudenza si è ultimamente espressa in piĂš circostanze sull’argomento evidenziando che la banca in caso di conto corrente a firma disgiunta deve garantire la disponibilitĂ di tutte le somme presenti sul conto.
Secondo la sentenza n. 7862/2021 della Cassazione, la banca ha lâobbligo contrattuale di consentire al cointestatario rimasto in vita di prelevare anche lâintero saldo del conto, senza necessitĂ di presentare la dichiarazione di successione o altri documenti.
Si riporta la seguente massima estratta:
Cassazione civile sez. II, 19/03/2021, n.7862
“Nel caso in cui il deposito bancario sia intestato a piĂš persone, con facoltĂ per le medesime di compiere, sino alla estinzione del rapporto, operazioni, attive e passive, anche disgiuntamente, si realizza una solidarietĂ dal lato attivo dell’obbligazione che sopravvive alla morte di uno dei contitolari, sicchĂŠ il contitolare ha diritto di chiedere, anche dopo la morte dell’altro, l’adempimento dell’intero saldo del libretto di deposito a risparmio, e l’adempimento cosĂŹ conseguito libera la banca verso gli eredi dell’altro contitolare.”
In altre parole, il cointestatario superstite può disporre liberamente delle somme, senza che lâistituto di credito possa opporre alcun blocco.
La banca pertanto non sarò piÚ responsabile di eventuali prelievi oltre la quota del cointestatario. Gli eredi non potranno piÚ agire contro la banca per ottenere la loro parte, ma dovranno rivalersi direttamente sul cointestatario che ha prelevato le somme.
Conseguentemente per accedere alla somme presenti non sarĂ necessario presentare alcuna dichiarazione di successione alla banca.
Cosa succede se il coniuge superstite preleva tutti i soldi dal conto cointestato?
Come abbiamo detto, secondo le ultime indicazioni della Cassazione, nel caso di conto corrente è a firma disgiunta, la banca non ha il potere di impedire al contitolare superstite di prelevare il denaro presente sul conto corrente.
Prelievo Dal Conto Corrente Cointestato a Firma Disgiunta
Nel caso di un conto corrente cointestato, il contitolare (a firma disgiunta) può prelevare solo somme fino alla propria quota. Il prelievo di somme superiori, senza il consenso degli altri titolari, configura il reato di appropriazione indebita.
Orbene, nonostante il cointestatario abbia la facoltĂ di prelevare lâintera giacenza, resta fermo il principio secondo cui il 50% del saldo (o la quota spettante) rientra nellâasse ereditario.
Conseguentemente, nel caso in cui venga prelevato una somma superiore rispetto alla propria quota, il cointestatario ne risponderĂ nei confronti degli eredi.
A stabilirlo è la Corte di Cassazione, che con diverse sentenze ha chiarito i limiti entro cui un cointestatario può operare.
La Cassazione nella propria sentenza n. 16655 del 30 aprile 2010, afferma:
“[…] è configurabile il delitto di appropriazione indebita a carico del cointestatario di un conto corrente bancario, il quale, pur se facoltizzato a compiere operazioni separatamente, disponga in proprio favore, senza il consenso espresso o tacito degli altri cointestatari, della somma in deposito in misura eccedente la quota parte da considerarsi di sua pertinenza, in base al criterio stabilito dagli artt. 1298 e 1854 cod. civ., secondo cui le parti di ciascun concreditore solidale si presumono, fino a prova contraria, uguali”
Il principio si basa sugli articoli 1298 e 1854 del Codice Civile, secondo cui, in assenza di prova contraria, le quote di ciascun intestatario sono presunte uguali. Pertanto, chi preleva un importo superiore alla propria parte si appropria indebitamente delle quote altrui.
Quando si parla di contitolaritĂ simulata nel conto cointestato
La legge prevede che la divisione per quote uguali sia solo una presunzione. In alcune circostanze, il conto cointestato potrebbe essere stato alimentato esclusivamente dai fondi di uno dei contitolari, come lo stipendio o la pensione del defunto.
In tali casi, si parla di contitolaritĂ simulata.
Sostanzialmente, se il conto è intestato sia al marito sia alla moglie, ma è stato alimentato unicamente dai redditi del coniuge deceduto, le somme depositate dovranno essere trattate come parte dellâereditĂ , e il coniuge superstite non potrĂ vantare diritti su di esse.
Gli eredi, per far valere i propri diritti, dovranno dimostrare che le somme derivano unicamente dal reddito del defunto.
In sintesi, nel caso di conto simulato:
- Il coniuge superstite non può vantare diritti su tali somme.
- Gli eredi devono dimostrare che il denaro deriva esclusivamente dal reddito del defunto.
Come si Dimostra la Simulazione della Cointestazione?
Dimostrare che un conto cointestato sia frutto di una simulazione non è sempre semplice, ma esistono diversi strumenti probatori:
- Movimentazioni bancarie: Se solo uno dei cointestatari ha effettuato versamenti e gestito il denaro, si può presumere che l’altro sia un intestatario solo formale.
- Origine delle somme: Se i fondi provengono esclusivamente da una sola persona, è probabile che l’altra non abbia alcun diritto effettivo sul denaro.
- Testimonianze e documenti: Dichiarazioni, contratti o altri elementi che provano l’intenzione iniziale delle parti possono essere utili per dimostrare la simulazione.
Guida Pratica: Cosa fare in caso di Conto Cointestato Dopo la Morte di un Titolare?
Per procedere alla successione di un conto cointestato, è necessario seguire le seguenti fasi:
- Notificare il decesso alla banca: Informa tempestivamente la banca del decesso di uno dei titolari, allegando il certificato di morte.
- Presentare la documentazione necessaria: Ogni erede dovrĂ presentare la documentazione richiesta per verificare la sua posizione legale e la sua quota dellâereditĂ .
- Compilare la dichiarazione di successione: Gli eredi devono presentare la dichiarazione di successione per determinare le modalitĂ di distribuzione dei fondi.
- Attendere il rilascio dei fondi: Una volta completato il processo di successione, la banca sbloccherĂ il conto e procederĂ alla divisione dei fondi tra gli eredi.
La comunicazione tempestiva con la banca e la presentazione della documentazione necessaria sono passaggi cruciali per garantire una successione fluida e conforme alle leggi.
La Documentazione Necessaria
Per avviare la successione del conto cointestato, gli eredi dovranno presentare alcuni documenti essenziali, tra cui:
- presentare la dichiarazione di successione allâAgenzia delle Entrate, entro un anno dal decesso, sia da parte degli eredi che da un loro delegato.
- Inoltre, va fornita una dichiarazione sostitutiva autenticata da un Pubblico Ufficiale, e in caso di successione testamentaria con patrimonio superiore a 100.000 euro, è obbligatorio l’atto notorio.
- Un altro documento fondamentale è lâaccettazione dellâereditĂ , che può essere fatta anche con beneficio di inventario, condizione necessaria per la successione sia del conto cointestato che di altri beni, come i titoli, del defunto.
- Se presente, va fornito anche il verbale di pubblicazione del testamento.
Ă importante notare che, oltre ai crediti, il defunto potrebbe lasciare anche debiti; gli eredi che accettano lâereditĂ senza benefici di inventario assumono anche la responsabilitĂ per eventuali debiti nei confronti della banca. Pertanto, è fondamentale verificare attentamente la situazione patrimoniale del defunto prima di procedere allâaccettazione dellâereditĂ .
Conto Cointestato con Diritto di Sopravvivenza: Come Funziona
La banca è tenuta a bloccare temporaneamente il conto dopo il decesso di uno dei titolari. Il blocco è necessario per permettere alla banca di verificare la situazione e accertarsi della divisione dei fondi tra gli eredi.
Esiste però un caso particolare in cui il conto corrente viene escluso dalle suddette verifiche. Difatti se il conto è cointestato con diritto di sopravvivenza la situazione cambia.
Nei casi di conto cointestato con diritto di sopravvivenza (ad esempio, un conto cointestato tra coniugi), alla morte di uno dei titolari, la parte del defunto passa automaticamente all’altro cointestatario.
Questo significa che il cointestatario sopravvissuto diventa l’unico proprietario del conto senza necessitĂ di passare attraverso il processo di successione.
La banca, in questi casi, rilascerĂ una documentazione che attesta il trasferimento della proprietĂ del conto al titolare superstite.
Ă importante sottolineare che questo non significa che le somme presenti sul conto corrente vengano escluse dall’asse ereditario.
Tabella di Sintesi: Conto Cointestato e Successione
Quando un coniuge titolare di un conto cointestato decede, la gestione del saldo dipende dalla tipologia di conto e dalle condizioni pattuite con la banca. Di seguito, una tabella riassuntiva delle diverse situazioni e delle relative conseguenze:
Tipo di Conto | Cosa Succede alla Morte di un Contitolare? | PossibilitĂ di Prelievo per il Coniuge Superstite | Documenti Richiesti dalla Banca |
---|---|---|---|
Conto cointestato a firma disgiunta | Il coniuge superstite può gestire la sua parte, mentre la quota del defunto è bloccata fino alla successione. Fermo restando che le prassi bancarie potrebbero essere diverse, la recente giurisprudenza ha chiarito che la banca non può bloccare l’operativitĂ del conto e deve consentire al coniuge superstite di poter prelevare tutte le somme presenti sul conto. | Può prelevare solo il 50% (o la quota di sua spettanza). | Certificato di morte, dichiarazione di successione (se richiesta). |
Conto cointestato a firma congiunta | Lâintero saldo viene bloccato fino alla definizione della successione. | Nessun prelievo consentito fino alla conclusione della pratica successoria. | Certificato di morte, dichiarazione di successione. |
Conto cointestato con diritto di sopravvivenza | La quota del defunto passa automaticamente al coniuge superstite. | Può prelevare lâintero saldo. | Certificato di morte, eventuale documentazione bancaria. |
Conto con contitolaritĂ simulata | Se dimostrato che i fondi erano solo del defunto, il saldo entra nellâereditĂ . | Nessun prelievo consentito sulle somme riconducibili al defunto. | Prova che i fondi derivano esclusivamente dal reddito del defunto. |
Prima di effettuare qualsiasi operazione sul conto, è fondamentale verificare le clausole contrattuali e consultare un esperto per evitare contestazioni tra gli eredi.
FAQ sulla Gestione Dei Conti Cointestati: Cosa Succede Ai Soldi in Banca?
Cosa Succede Ai Soldi in Banca Alla Morte del Coniuge?
Alla morte di un coniuge, i soldi in un conto bancario cointestato a firma disgiunta possono essere gestiti dal coniuge superstite per la sua quota, mentre la parte del defunto è congelata fino alla conclusione della pratica successoria. La giurisprudenza ha chiarito che la banca deve garantire l’accesso all’intero saldo presente sul conto. Se il conto è a firma congiunta, l’intero saldo viene bloccato fino alla definizione della successione.
Posso Prelevare Tutti I Soldi Se Il Conto Ă Cointestato A Firma Disgiunta?
SÏ, il coniuge superstite può prelevare la sua parte, ma risponderà nei confronti degli eredi di eventuali appropriazioni indebite. Alcune banche comunque continuano ad applicare la prassi di bloccare la quota del defunto fino alla conclusione della successione.
Quando Ă Necessaria La Dichiarazione Di Successione Per Prelevare Dal Conto Cointestato?
La dichiarazione di successione è necessaria se l’ereditĂ include beni immobili o supera i 100.000 euro. Se l’ereditĂ riguarda solo il coniuge o parenti diretti, e il valore non supera la soglia, sarĂ sufficiente un documento che certifichi lo status di erede.
Cosa Si Intende Per ContitolaritĂ Simulata In Un Conto Cointestato?
La contitolaritĂ simulata si verifica quando un conto cointestato è alimentato esclusivamente dai fondi di uno dei titolari. In questo caso, il denaro depositato è considerato parte dell’ereditĂ , e il coniuge superstite non ha diritto a prelevarlo.
La banca è responsabile se il cointestatario preleva piÚ della sua quota dopo la morte del coniuge?
No, la banca non è responsabile se il cointestatario preleva una somma superiore alla propria quota. Il coniuge superstite risponde direttamente agli eredi per eventuali appropriazioni indebite.
Cosa devo fare per prelevare dal conto cointestato dopo la morte di un coniuge?
Per prelevare dal conto cointestato, il coniuge superstite deve notificare il decesso alla banca e fornire la documentazione necessaria, come il certificato di morte e la dichiarazione di successione.
Come posso evitare il blocco del conto cointestato dopo la morte di un coniuge?
Per evitare il blocco del conto, è necessario che il conto sia cointestato con diritto di sopravvivenza. In questo caso, la parte del defunto passerà automaticamente al coniuge superstite.