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PILLOLE di DIRITTO - Pubblicazioni

Studio Legale Avv. Davide De Matteis

Pensione di Reversibilità nella Separazione e Divorzio: Cosa Devi Sapere

Indice

La pensione di reversibilità è un tema cruciale nelle separazioni e nei divorzi. In questo articolo, esploreremo come viene regolamentata e quale impatto ha sul diritto del coniuge separato o divorziato.

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Scopriamo insieme come la pensione di reversibilità può essere distribuita in caso di separazione o divorzio e le principali implicazioni legali per chi si trova in questa situazione.

Per ulteriori dettagli, vi suggeriamo di leggere l’articolo riportato di seguito: Come Calcolare l’Assegno di Mantenimento per la Moglie: Guida Completa 2025.

Cos’è la Pensione di Reversibilità?

La pensione di reversibilità è una somma erogata al coniuge superstite o ai figli nel caso in cui un pensionato deceda. Questa pensione è una parte della pensione che il defunto percepiva e viene trasferita al coniuge o ai familiari aventi diritto.

Beneficiari della Pensione di Reversibilità

  • Coniuge superstite: ha diritto alla pensione di reversibilità. Rientra sia il coniuge separato che il divorziato in quanto soggetto che ha beneficiato di un sostegno economico durante la vita del defunto.
  • Figli del defunto: rientrano anche i figli minorenni e coloro riconosciuti inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso di questi (es. studenti).

Questa prestazione economica si giustifica dal fatto che i superstiti, definiti dalla legge come beneficiari, dipendono economicamente dal pensionato deceduto al momento della sua morte. In altre parole, non sono autosufficienti o sono supportati finanziariamente dal pensionato stesso.

Il diritto alla pensione di reversibilità dei superstiti si fonda su un principio di solidarietà. La protezione previdenziale, che copre l’evento del decesso dell’assicurato, viene estesa ai superstiti per garantire loro il sostegno economico che avevano ricevuto quando il pensionato era ancora in vita.

Implicazioni della Separazione sulla Pensione di Reversibilità

In caso di separazione legale, il coniuge separato ha diritto alla pensione di reversibilità.

Il diritto alla pensione di reversibilità per il coniuge separato è stato oggetto di importanti precisazioni giuridiche da parte della Corte di Cassazione. In particolare, con l’ordinanza n. 9649 del 12 maggio 2015, la Corte ha stabilito che il coniuge separato, anche in caso di separazione con addebito, ha diritto alla pensione di reversibilità del partner defunto.

Questo principio si fonda sull’articolo 22 della legge 21 luglio 1965, n. 903, che non richiede come requisito per l’ottenimento della pensione il fatto che il coniuge separato fosse a carico del defunto o in uno stato di bisogno.

La legge riconosce il diritto alla pensione di reversibilità semplicemente in base all’esistenza del rapporto coniugale al momento della morte del pensionato.

Questo orientamento, che si discosta dalla posizione precedente che escludeva tale diritto in caso di separazione con addebito, sottolinea l’importanza di una protezione previdenziale per il coniuge superstite, evitando che una separazione, anche se con colpa, pregiudichi l’accesso a un sostegno economico fondamentale.

Divorzio e Pensione di Reversibilità

Nel caso di divorzio, la situazione cambia. Un coniuge divorziato perde in genere il diritto alla pensione di reversibilità, salvo specifiche disposizioni legali.

In caso di morte dell’ex coniuge e in assenza di un coniuge superstite (nuovo matrimonio del defunto) avente i requisiti per ricevere la pensione di reversibilità, la normativa prevede che il coniuge divorziato, a determinate condizioni, possa comunque accedere a tale beneficio. Le condizioni previste dalla legge sono le seguenti:

  • Non aver contratto un nuovo matrimonio.
  • Essere titolare di assegno divorzile.
  • Il rapporto che dà diritto alla pensione di reversibilità deve essere iniziato prima della pronuncia della sentenza di divorzio.

Pertanto, il diritto alla pensione di reversibilità per il coniuge divorziato si attiva solo se il rapporto previdenziale è antecedente al divorzio e se il coniuge non ha costituito una nuova famiglia, beneficiando dell’assegno divorzile.

Concorso con il Coniuge Superstite

Diversa la situazione in cui esista un coniuge superstite con diritto alla pensione di reversibilità, ma allo stesso tempo il coniuge divorziato ha diritto a una quota della pensione di reversibilità.

La norma stabilisce che, in tale scenario, una parte della pensione e degli altri assegni spettanti al coniuge superstite sarà attribuita al coniuge divorziato, a condizione che quest’ultimo sia titolare dell’assegno divorzile.

La legge prevede che il tribunale stabilisca la ripartizione della pensione e degli altri benefici, prendendo in considerazione la durata del rapporto matrimoniale tra il defunto e il coniuge divorziato.

Se più persone si trovano in questa situazione, il tribunale provvede a suddividere la pensione e gli altri assegni tra tutti i soggetti coinvolti, regolando anche la distribuzione delle quote in caso di morte o di nuove nozze di uno degli aventi diritto.

Pensione di Reversibilità e Assegno Divorzile

Il diritto alla pensione di reversibilità del coniuge divorziato è strettamente legato alla titolarità dell’assegno divorzile, come stabilito dall’articolo 9, secondo e terzo comma della legge sul divorzio. In base alla sentenza n. 4107 del 20/02/2018, l’assegno divorzile deve essere riconosciuto con decorrenza anteriore alla morte del defunto, anche se la sentenza non è ancora passata in giudicato.

La Corte di Cassazione ha precisato che non sorge il diritto alla pensione di reversibilità nel caso in cui l’assegno divorzile sia stato fissato in misura simbolica.

Questo concetto è stato ribadito nella sentenza n. 20477 del 28/09/2020, dove si afferma che il diritto alla pensione di reversibilità presuppone che il coniuge divorziato sia titolare di un assegno divorzile non simbolico, altrimenti verrebbe meno lo scopo di continuare il sostegno economico che il coniuge riceveva durante il matrimonio, evitando di creare una situazione irragionevole che favorirebbe il coniuge divorziato rispetto alla sua condizione precedente.

Pensione di Reversibilità e Assegno “Una Tantum”

La giurisprudenza ha inoltre precisato che la titolarità dell’assegno divorzile, ai fini del diritto alla pensione di reversibilità, deve essere intesa come una titolarità attuale e concretamente fruibile al momento della morte dell’ex coniuge, e non come una titolarità astratta derivante da un diritto già soddisfatto con il pagamento in unica soluzione.

Quando l’assegno divorzile è stato corrisposto in un’unica soluzione, come specificato dalla Corte, manca il requisito funzionale che giustifica il trattamento di reversibilità, ossia il sostegno economico continuativo che l’assegno periodico divorzile assicura all’ex coniuge. Nel caso di liquidazione dell’assegno “una tantum”, infatti, non sussiste più una situazione di contribuzione economica che vada a mancare con la morte del pensionato.

La Corte di Cassazione, già con la sentenza n. 9054/2016, aveva escluso il diritto alla pensione di reversibilità per l’ex coniuge al quale era stato liquidato l’assegno divorzile in unica soluzione.

In questo caso, l’obbligazione di mantenimento economico si estingue completamente, lasciando il beneficiario soddisfatto e impedendo che possa avanzare ulteriori pretese economiche, inclusa la richiesta di una quota della pensione di reversibilità.

Tabella Riassuntiva sulla Pensione di Reversibilità

Ecco una tabella che riassume le principali informazioni riguardanti la pensione di reversibilità in caso di separazione o divorzio:

SituazioneDiritto alla Pensione di ReversibilitàCondizioni
Coniuge superstiteHa diritto alla pensione di reversibilitàNessuna condizione particolare; il coniuge riceve la pensione del defunto.
Coniuge separatoHa diritto alla pensione di reversibilitàIl diritto non è precluso, anche se la separazione è con addebito.
Coniuge divorziato (senza nuovo matrimonio)Ha diritto alla pensione di reversibilità, a determinate condizioniDeve essere titolare di assegno divorzile e il rapporto deve essere antecedente al divorzio.
Coniuge divorziato (con nuovo matrimonio)Perde il diritto alla pensione di reversibilitàIl nuovo matrimonio impedisce l’accesso alla pensione di reversibilità, a meno che non ci siano specifiche disposizioni legali.
Concorso con il coniuge superstiteIl coniuge divorziato può ricevere una quota della pensione di reversibilitàDev’essere titolare di assegno divorzile, e il tribunale stabilisce la ripartizione.
Assegno divorzile e pensione di reversibilitàIl diritto alla pensione dipende dalla titolarità dell’assegno divorzileL’assegno divorzile deve essere concreto e non simbolico; se corrisposto in unica soluzione, non si ha diritto alla pensione di reversibilità.

La Pensione di Reversibilità nella Separazione e nel Divorzio: Cosa Fare?

Se ti trovi in una situazione di separazione o divorzio, è importante sapere come la pensione di reversibilità possa influire sui tuoi diritti. Un avvocato esperto in diritto di famiglia può assisterti nel comprendere i tuoi diritti e agire per tutelare il tuo futuro economico.

Se hai domande sulla pensione di reversibilità nella separazione e nel divorzio o se desideri assistenza legale, non esitare a contattare il nostro studio legale

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